La Gazzetta dello Sport

Futuro De Rossi «Non voglio essere un peso»

●Daniele deve ancora decidere il da farsi. Ma la moglie è sicura: «Altri 2-3 anni»

- Chiara Zucchelli ROMA

La moglie Sarah, in un’intervista a Sette, ha rivelato come adesso vada allo stadio un po’ più spesso perché questi sono gli ultimi anni di carriera del «suo» Daniele: «E io voglio esserci». Che poi, in fondo, Daniele, che di cognome fa De Rossi, non è solo suo, ma anche dei tifosi della Roma, forse non ancora pronti a salutare, dopo Totti, un’altra bandiera. Sarah Felberbaum dice che lui giocherà ancora «altri due, tre anni», il contratto di De Rossi con la Roma dice invece che questa è l’ultima stagione. La sensazione è che nessuno ci creda davvero: i tifosi, la società e soprattutt­o Daniele. Vista (anche) l’esperienza di Totti, chiusa con un carico di amarezza difficile da dimenticar­e, De Rossi vuole per se stesso un altro finale.

NESSUN PESO E lo racconta al Trigoria Night Show, in onda ieri sera su Roma Tv: «Non voglio essere un peso. La Roma va avanti, lo stiamo facendo anche senza Totti, che è forse la cosa più dolorosa, figuratevi se non si può superare il mio post carriera. Se mi fa male il ginocchio per cinque giorni, penso che voglio smettere e dico a mia moglie che ce ne andiamo in vacanza per tre mesi. Appena sto bene, penso subito alla prossima gara. Ma sono coerente, non voglio essere un peso o qualcosa che toglie, ho già le idee chiare sui prossimi anni. Non lo dico mai, mi tengo la libertà di poter cambiare idea, sono un po’ egoista». Cambiare idea significa, forse, scegliere di provare un’esperienza all’estero, probabilme­nte negli States: «Io a Roma vivo davvero bene», ribadisce De Rossi, che dopo una vita passata tra Ostia e l’Eur ha scelto una casa nel cuore della città, a due passi da Castel Sant’Angelo.

TRA CAMPO E PANCHINA Vive Roma e la Roma ogni secondo della sua vita, cura più i particolar­i perché a 35 anni non può fare diversamen­te, non sente più l’ansia di dover giocare tutte la partite anche quando non sta bene (e infatti domani contro la Spal non sarà in campo), ma sente la pressione di dover decidere cosa fare da grande: «L’allenatore è l’unico ruolo in cui mi vedo nel futuro. Dovrò capire se avrò voglia di sottoporre la mia famiglia allo stress dei risultati». Tempo per pensarci, però, ancora c’è, non fosse altro per provare a vincere quello scudetto che gli manca e sente come il grande rimpianto: «Rigiochere­i Roma-Samp del 2010, quella squadra meritava di vincere». Non c’è riuscita allora, non ci riesce da 18 anni. De Rossi però, prima di dire basta, vuole provarci di nuovo. Ecco perché la sensazione è che la moglie Sarah dovrà andare all’Olimpico ancora per un po’.

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Daniele De Rossi, 35 anni, cresciuto nella Roma ANSA

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