La Gazzetta dello Sport

Luciano e Rino chivince può volare

Le 500 giornate di Spalletti all’Inter Ma per la festa serve una vittoria

- Carlo Angioni Davide Stoppini MILANO

Disse un giorno Luciano Spalletti a proposito del derby: «È una partita speciale che si vince come quelle normali». E con i giorni speciali come si fa? Si festeggia la ricorrenza o si aspetta fine serata per capire com’è andata? Centosetta­nt’anni fa Milano viveva le Cinque Giornate, Spalletti moltiplica pani e pesci e domani, giorno del derby, fa 500 Giornate tonde tonde nella Milano nerazzurra. Colori sempre più accesi, c’è spazio per arrivare fino al 2021: quando si dice mille di questi giorni, ecco, l’augurio fa scopa con la scadenza del contratto. Magari è una coincidenz­a. Magari invece il tecnico ha fissato un patto con il calendario, perché di banale c’è poco nei suoi numeri.

LA SERIE Giorno 1, 9 giugno 2017: Spalletti firma e vive le sue prime 24 ore da allenatore dell’Inter. Giorno 100, 16 settembre 2017: Luciano guida i suoi alla vittoria a Crotone, quarto successo su quattro partite di campionato, primo posto in classifica, punteggio pieno e pieno d’energia. Giorno 200: Natale 2017, speciale per definizion­e. Giorno 300: 4 aprile 2018, c’è il secondo derby di Milano, che non passa alla storia per la doppietta di Spalletti solo perché Mauro Icardi quel giorno decide di litigare con il pallone. Giorno 400: 13 luglio 2018, prima conferenza dello Spalletti 2.0, quello che avverte «quest’anno nessuno potrà farci sentire inferiori senza il nostro consenso». Eccoci arrivati: giorno 500, domani, la sfida che vale «un campionato a parte», per usare le parole del tecnico di questi giorni ad Appiano riferite da Nainggolan.

DIFFICOLTÀ Un mantra, ritornello che entra nel cervello dei giocatori. Spalletti arriva al derby nel modo e nel momento migliore della sua storia nerazzurra. Perché neppure la scorsa stagione, nei giorni delle vittorie e del primo posto in classifica, la sua creatura lasciava una scia di curiosità mista a ottimismo diffuso come l’attuale. L’Inter ora è un treno in corsa, sei vittorie consecutiv­e sono il segnale tangibile di una squadra che ha terminato il rodaggio, superando brillantem­ente la prova in pista proprio quando si temeva una sosta ai box chissà quanto lunga. E invece dopo il Parma dai blocchi è

● Dal 9 giugno 2017 a domani: il tecnico fa cifra tonda Le sue vigilie, i consigli della mamma e la carica ai giocatori

uscito Spalletti, fondamenta­lmente ribaltando un’Inter che prima crollava alla prima difficoltà e che ora invece le difficoltà quasi va a cercarsele. Tottenham, Fiorentina, Psv e Spal, dove c’è un guaio c’è l’Inter, dove c’è l’Inter c’è una vittoria.

MI RACCOMANDO La giornata numero 499 è quella della rifinitura, le prove tattiche, qualche dubbio da risolvere, una giocata da studiare, una pensata da trasferire. Fare sette con il derby vuol dire imboccare l’autostrada, superare il casello e mettere il motore a pieni giri. Vincere la stracittad­ina numero 17 della carriera, per Spalletti, significhe­rebbe prendere a calci la scaramanzi­a ma soprattutt­o fissare un solco con il Milan, sette punti (con una partita in più) e tanto ben di Dio da gestire. Nei derby ha vinto rimontando, dominando, soffrendo, all’ultimo minuto e a volte in scioltezza. Una volta raccontò: «Prima di partite così si raccomanda pure mia mamma». Come si fa con un figlio: copriti. Chissà se sotto sotto c’è pure un suggerimen­to tattico. Di sicuro – c’è da giurarci – in questi giorni ad Appiano Luciano ha stimolato così i suoi: «Vi sentire più forti del Milan? Dimostrate­lo domenica». E allora sì che il numero 500 potrà esser ricordato con piacere.

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Luciano Spalletti, 59 anni, seconda stagione all’Inter GETTY

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