La Gazzetta dello Sport

Juve da record E Allegri pensa a capitan Mario

● Max insegue il 9° successo di fila, come Capello 2005. Chiellini out, per la fascia ipotesi Mandzukic

- Jacopo Gerna INVIATO A TORINO

«Se tutti i giorni qualcuno ti dice che sei un cretino, a furia di sentirlo poi il dubbio ti viene anche se sai di non esserlo». La metafora serve a Massimilia­no Allegri per compliment­arsi con la Nazionale di Mancini e per dire che la situazione del nostro calcio non è così disastrosa, ma trasmette alla perfezione anche il suo messaggio alla Juventus alla vigilia della partita col Genoa: troppi elogi rischiano di far allentare la tensione alla vigilia di un ciclo di partite che può ulteriorme­nte consolidar­e la fuga bianconera. «In questo periodo si sentono e si leggono cose del tipo “la Juventus vincerà tutte le partite di campionato e di Champions da qui al 1° giugno”. Non sarà così, ma troppa positività intorno rischia di farci perdere energie in campo. E non voglio che accada».

DATI IMPRESSION­ANTI Filtrare i messaggi che arrivano dall’esterno fa parte del mestiere di allenatore. E per chi racconta la Juventus non è semplice mantenere un basso profilo: la Juve ha una striscia aperta di 10 vittorie di fila in stagione e un inizio clamoroso fa sì che siano parecchi i record nel mirino. Se oggi Allegri batte il Genoa aggancia Fabio Capello, che sempre sulla panchina della Juventus arrivò a 9 successi iniziali nel 2005-06. Se poi i bianconeri vinceranno le prossime 3 di campionato, superando anche Empoli e Cagliari, sarà primato europeo. Le partenze migliori di sempre infatti appartengo­no alla Roma di Garcia nel 2013-14 e al Bayern di Pep Guardiola nel 2015-16. Allegri è in lizza anche per battere se stesso: è suo il record di vittorie consecutiv­e nella storia della Signora nella Serie A a girone unico, che ora è di 13 tra dicembre 2015 e febbraio 2016, nell’anno della super rimonta. «L’unica cosa che mi interessa – sottolinea il tecnico – è battere il Genoa e allontanar­e ancora di più una tra Inter e Milan. Sulla carta in campionato ci aspettano tre partite che possiamo fare nostre, ma poi decide sempre il campo». DIVIETO DI SOSTA Numeri e Juventus sono un binomio che va per la maggiore. Ma c’è anche un dato che aiuta Allegri nella missione «tenete la spina attaccata». Ottobre è storicamen­te il suo mese peggiore, se si può definire tale, con una media di 2,10 punti a partita, ben inferiore ai 2,69 di gennaio che nei 4 anni già trascorsi a Torino risulta il mese migliore. Non solo: l’anno scorso, al rientro dalla sosta di ottobre, il giorno 14 arrivò il blitz della Lazio allo Stadium firmato Ciro Immobile. «Occhio al Genoa, è una squadra fisica e negli ultimi 4 anni a Torino la Juventus ha vinto per tre volte solo 1-0».

VAI MARIO L’impression­e è che Ronaldo aiuti parecchio a mantenere l’asticella alta: allenarsi tutti i giorni con uno così aiuta a non staccare mai. E accanto a CR7 i protagonis­ti possono sempre cambiare e prendersi la copertina. Oggi potrebbe toccare a Mario Mandzukic, che sta vivendo il suo migliore inizio da juventino al di là dei 4 gol segnati che lo rendono miglior marcatore della Juventus insieme a Ronaldo e Dybala. SuperMario potrebbe indossare la fascia di capitano: Chiellini riposa, Dybala dovrebbe iniziare in panchina, quindi la fascia potrebbe toccare a lui. Alla Juve di solito la prima discrimina­nte è l’anno di arrivo, seguita dal numero di presenze. Ma non si tratta affatto di criteri strettamen­te vincolanti. Tuttavia, se la regola adottata oggi dovesse essere questa sarebbe lui il prescelto, anche se occorre valutare la situazione di Bonucci, che ha molta più anzianità bianconera ma ha giocato l’ultima stagione al Milan. AFP

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LA CIFRA i gol segnati da Mandzukic con la maglia della Juve in 138 presenze dal 2015-16

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LA CURIOSITA’ il record di vittorie consecutiv­e iniziali in Serie A è della Roma di Garcia: 10 successi nel 2013-14

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Massimilia­no Allegri, 51 anni, e Mario Mandzukic, 32 anni: li unisce la mentalità vincente

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