La Gazzetta dello Sport

Milano, impresa da big d’Europa Olympiacos k.o.

● Sbanca d’autorità il Pireo (+24). Pianigiani: «Più del risultato volevo un segnale di solidità mentale»

- Davide Chinellato INVIATO AD ATENE (GRECIA)

Sì, questa è un’impresa. E sognare sarebbe facile. Milano supera a pieni voti l’esame di greco, addirittur­a travolgent­e in casa dell’Olympiacos, dove aveva vinto solo nel 2014 e da cui esce con un 99-75 che sa tanto di dominio. E’ la seconda vittoria su tre in Eurolega, ancora più preziosa perché segue la sconfitta casalinga col Real in cui l’Olimpia aveva fatto vedere quanto è bella. Ad Atene ha scoperto di essere bellissima: un attacco pieno di soluzioni, in cui Mike James, Nemanja Nedovic e Vladimir Micov fanno a gara per essere decisivi; una difesa capace di adattarsi, di crescere durante la partita capendo come fermare l’unica risorsa avversaria, il gioco sotto canestro. Milano però preferisce essere concreta: «Sono molto contento, ma siamo dentro ad un progetto che è ancora all’inizio — avvisa Pianigiani —: dovevamo mostrare la giusta mentalità dopo la sconfitta di mercoledì, e la cosa che mi interessav­a più del risultato, era ricevere un segnale di solidità mentale. Ora non possiamo e non dobbiamo esaltarci troppo: perché il nostro è un processo e l’Eurolega una maratona».

L’IMPRESA Se a qualcuno venisse voglia di esaltarsi, però, liberissim­o di farlo. Perché la Milano di Atene non ha nulla da invidiare alle superpoten­ze dell’Eurolega. L’attacco dalle mille armi che David Blatt alla vigilia temeva tanto si è rivelato più efficace del previsto, mandando in tilt una difesa che nelle prime due partite aveva concesso 73 punti di media. James ha urlato in faccia ai tifosi greci tutta la sua rabbia con la tripla sulla sirena finale con cui ha incornicia­to una serata da 22 punti e 5 assist («pensavo di aver subito fallo e ho urlato tutto il mio disappunto senza rendermi conto che la partita era finita» ha spiegato su Twitter). Nedovic è stato inarrestab­ile nella ripresa, firmando la fuga decisiva con 11 dei suoi 20 punti nel terzo quarto. Micov, 5/8 da tre, è stato letale nel primo quarto (13 dei suoi 19 punti) e concreto nel finale. «Ma una delle cose di cui sono più contento è che chiunque sia entrato era pronto e ha dato il suo contributo» sottolinea Pianigiani. Vero, perché Gudaitis ha dato un contributo molto più grande di quello che dicono gli 11 punti a referto, Kuzminskas ci ha messo tanta grinta e persino Della Valle e Bertans, nei 7’ scarsi in cui sono rimasti in campo, hanno provato a mordere. Segnali da grande squadra, come la difesa che è progressiv­amente riuscita a disinnesca­re il pericolo Nikola Milutinov, EPA mvp della seconda giornata (in cui l’Olympiacos aveva sbancato Vitoria) e devastante in area fin dall’avvio (15 punti e 12 rimbalzi alla fine). Ai greci, alla prima casalinga dopo due vittorie esterne, è riuscito solo quello: mordere vicino al ferro. Da lì sono arrivati 54 dei 75 punti finali, con Milano che ha progressiv­amente capito come uscirne. «Coinvolgen­do tutti e non lasciando soli i lunghi» è la chiosa di Pianigiani. A Blatt è mancato Vassilis Spanoulis, annullato dall’ottima difesa sul perimetro dell’Olimpia, come è mancato il tiro da tre: 2/13 da fuori (contro il 12/29 di Milano) è sinonimo di sconfitta.

LA PARTITA Due quarti di tira e molla, in cui i greci giocano di fisico e in cui alla distanza esce il carattere di Milano. Il risveglio di Nedovic è la molla che fa scattare l’Olimpia, che con un 16-4 nel finale scappa fino al 71-59 a 55” dalla terza sirena. Anziché reagire, l’Olympiacos si spegne alla distanza non trovando più in Milutinov sotto canestro il porto sicuro in cui rifugiarsi. Sono Micov, Nedovic e James, in progressio­ne, a chiudere i conti. Milano vola, tra le grandi di questo avvio di Eurolega. La strada per essere grandi è ancora lunga, ma è con vittorie come questa che si costruisco­no i sogni.

 ??  ?? Jeff Brooks, 29 anni, in entrata contro Georgios Printezis in casa dell’Olympiacos Pireo, dove Milano non vinceva dal 6 marzo 2014
Jeff Brooks, 29 anni, in entrata contro Georgios Printezis in casa dell’Olympiacos Pireo, dove Milano non vinceva dal 6 marzo 2014

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