La Gazzetta dello Sport

Milano riabbracci­a i ragazzi terribili

●Presentate le Next Gen Finals, anche quest’anno a Rho Fiera. Binaghi: «Il Masters a Torino? Ci pensiamo»

- Riccardo Crivelli

Dalle vetrate, la terza torre di City Life appare come un cantiere brulicante e continuame­nte in movimento. Milano sale, non si ferma, punta sempre più in alto. Milano è la citta dei ragazzi terribili del tennis, la loro rampa di lancio verso il cielo. Le Next Gen Finals rappresent­avano una scommessa, e alla vigilia della seconda edizione (dal 6 al 10 novembre), presentata ieri alla Fondazione Fiera, sono già una solida realtà, un evento di respiro mondiale che l’anno scorso solo sui social ha coinvolto quasi dieci milioni di fan.

PASSIONE E COMPETENZA Quando nel 2016 venne lanciato il progetto, si trattava sostanzial­mente di maneggiare un salto nel buio. Come ricorda sorridendo l’assessore allo Sport Roberta Guaineri, «alla prima riunione il presidente Atp Chris Kermode si presentò tirato, pallido, quasi piangente per il timore di un fallimento». Oggi, sereno e rilassato, Kermode si gode la sua creatura: «Siamo fieri e orgogliosi della nostra idea. Perché puntammo su Milano? Perché abbiamo trovato fin da subito passione e competenza. E lasciatemi dire che non ce le saremmo aspettate così, le Next Gen Finals, con questo livello di talento e di competitiv­ità. Immaginava­no, all’inizio, un torneo con giocatori tra il numero 100 e il 200 del mondo, e invece quest’anno facciamo ancora meglio dell’anno scorso, con Tsitsipas che è addirittur­a numero 16 e altri due (Shapovalov e De Minaur, ndr.) al 30 e al 31». Non cita Zverev che sarebbe ancora in età (quest’anno i nati dal 1997 in su) ma come dodici mesi fa è già sicuro del viaggio alle Finals dei grandi a Londra. Eppure la qualità dei presenti è già elevata, per il presidente Fit Angelo Binaghi uno stimolo a migliorare, come presenze, i numeri del 2017 (22.453 paganti): «La prima edizione ci ha soddisfatt­o, ma mi aspetto una risposta ancor più massiccia. Milano GETTY intanto si conferma la capitale del tennis giovanile mondiale con la Porro Lamberteng­hi, l’Avvenire, il Bonfiglio e adesso con la Next Gen. Il torneo tra l’altro cade in un momento felice per noi, con i grandi risultati nel maschile e la miglior classifica della Giorgi. Il lavoro, organizzat­ivo e tecnico, paga». Alle Finals ci sarà anche un italiano, il vincitore del torneo che si disputerà allo Sporting di Milano 3 dal 2 al 4 novembre.

SOGNO Con gli Internazio­nali rifioriti, le Next Gen Finals sempre più incarnate nel tessuto sociale della città, Binaghi può adesso inseguire un sogno: «Le Atp Finals, o più comunement­e il Masters di fine anno, sono un’idea alla quale vogliamo dedicare attenzione e ambizioni. Nel weekend abbiamo il Consiglio federale, approfondi­remo i primi studi per valutare l’ipotesi di portare all’Atp il nome di Torino per le edizioni dal 2021. Noi ci siamo, il Coni ha manifestat­o grande interesse, serve l’aiuto del Governo e delle istituzion­i». Milano, dal canto suo, spera che i 5 anni di accordo (più opzione per gli altri 5) per le Next Gen Finals possano allungarsi all’infinito, un auspicio anche di Gorno Tempini, presidente della Fiera e padrone di casa del torneo, ancora una volta ospitato a Rho in un padiglione dell’area espositiva: «Abbiamo dimostrato di poter fare la differenza pure negli eventi sportivi». L’anno prossimo sarà finalmente pronto il Palalido. Comunque andrà, sarà sempre una grande Milano.

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Stefanos Tsitsipas, 20 anni, greco, numero 16 del ranking Atp

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