La Gazzetta dello Sport

DERBY A NOI DUE!

Spalletti festeggia 500 giorni di Inter Gattuso cerca il trampolino col Milan Materazzi e Massaro leggono la sfida

- di ANDREA ELEFANTE

Esattament­e domani, 21 ottobre, sono 17 anni dal primo derby giocato dall’uomo derby Marco Materazzi, quello che passeggiav­a con le mani in tasca sotto la curva del Milan e poi si metteva con le braccia conserte a guardarla. In campo sono stati 14, più vari visti dalla panchina o dalla tribuna: il bello di rileggerli è che ci si ritrovano grandi spunti di attualità. Anche se, quando sfidò per la prima volta il Milan, il calcio in tv era ancora su Tele+ e Stream. E in testa alla classifica c’era il Chievo.

21-10-2001 INTER-MILAN 2-4

L’Inter va 1-0, ma non dà il colpo del ko...

«Anche oggi, a volte, fatica a chiudere le partite, ma fa meno fatica a ribaltarle: vuol dire che lo spessore c’è».

... E poi becca quattro gol in 19’

«Non è una cosa da questa Inter: squadra diversa, più equilibrat­a. E, con rispetto parlando, avversari diversi».

Ad esempio Shevchenko, doppietta e 9° gol in 7 derby: regge un paragone Sheva-Higuain?

«Sheva era più decisivo: il derby non lo toppava mai. Higuain oggi è l’attaccante più completo della Serie A, ma nelle partite pesanti incide pochino: vediamo che fa nel primo derby».

Terim al 46’ mette Contra: assist e gol. Più stratega Spalletti o Gattuso?

«Spalletti ha il compito più facile: se si volta verso la panchina trova più qualità. Rino è più sfrontato perché ha meno e deve inventare di più: finora ha sbagliato poco».

3-3-2002 MILAN-INTER 0-1

Decide Vieri, un’occasione un gol: Icardi lo ricorda?

«Per quello sì, micidiali. Però diversi: Christian faceva reparto da solo, Icardi fa gol da solo, nel senso che forse ne inventa di più. Spero per lui anche che vinca più di Bobo».

Il Milan cede quando esce Costacurta: chi è il Billy di oggi?

«Ancora non c’è, anche se Romagnoli mi piace. Costacurta era la scuola calcio del difensore, era come i difensori dovrebbero essere. Sa chi è il Costacurta di oggi? Barzagli».

Materazzi rimprovera­to negli spogliatoi per troppa esultanza nel dopo partita...

«Esultavo sempre tanto, contro juventini e milanisti il doppio, il quadruplo. Ma credo che i tifosi milanisti mi vorrebbero ancora in campo, come quelli interisti vorrebbero Gattuso».

Quel Milan puntava al quarto posto: questo può?

«Se la gioca, anche perché può contare su due valori aggiunti: l’allenatore e il centravant­i».

12-4-2003 INTER-MILAN 0-1

Maldini non gioca terzino ma centrale, com’è tornato ad essere nel Milan di oggi.

«E da interista sono contento che sia arrivato solo da poco. Era una bestemmia che fosse fuori dal calcio uno che conosce questo mondo e il Milan come pochi: e infatti la prima cosa fatta da Leonardo è stata chiamare lui».

7-5-2003 MILAN-INTER 0-0

L’Inter gioca con il 3-5-2, partitone di Cordoba-Materazzi: fosse in Spalletti userebbe la difesa a tre?

«No, perché dovrei mettere Miranda centrale. E De Vrij da centrale sinistro è sprecato. Mi piace la coppia Skriniar-De Vrij: sembrano uguali, ma non lo sono affatto».

13-5-2003 INTER-MILAN 1-1

Martins brucia Maldini e segna l’1-1: all’Inter mancano strappi così?

«L’Inter un attaccante così veloce non lo ha più avuto – forse Eto’o – e non ce l’ha. Però quegli strappi può darli un centrocamp­ista, Nainggolan».

Abbiati gioca al posto di Dida e prende 8: pesante per Donnarumma avere alle spalle Reina?

«Portieri completi come Reina in A ce ne sono tre, massimo quattro, ma uno di questi è Gigio. Peccato non vedere Pepe ancora nel Napoli, ora è giusto che giochi almeno l’Europa League: altrimenti, fossi stato in lui, mi sarei incazzato».

Ancelotti: «Avete parlato solo della panchina a rischio per me e Cuper: un gioco al massacro». L’avrà pensato anche Gattuso, un mesetto fa?

«La sua panchina sarebbe stata a rischio se al Milan non ci fosse stata gente che sa di calcio e sa che una o due partite si possono sbagliare. Rino non è un mago, nel senso che non fa miracoli, ma di calcio ne sa».

24-10-2004 MILAN-INTER 0-0

Ancelotti: «Gattuso strepitoso, l’anima del Milan».

«Lo è da quasi vent’anni e non so se ha mai sbagliato un derby. Perché il derby è quella partita che “solo chi ne ha, mette tutto in campo”: il derby non dice bugie».

Dopo quel derby Juve a +5 sul Milan e +8 sull’Inter, a fine ottobre: film già visto, dunque.

«La Juve fa un campionato a sé. Già sei-sette anni fa dicevo che erano dieci anni avanti: speriamo non siano di più, e che il divario non aumenti».

12-4-2005 INTER-MILAN 0-3

Nel 4-2-3-1 di Mancini a sinistra Kily Gonzalez è «non pervenuto»: capita anche a Perisic, e fa rabbia.

«Nella mia squadra Perisic gioca sempre: se riesce a buttare la palla avanti, ti ammazza».

14-4-2006 MILAN-INTER 1-0

Dietro, nell’Inter, gioca Mihajlovic perché «ha il piede da lancio lungo»: come parte il gioco da dietro nell’Inter di oggi?

«De Vrij ha le qualità per farlo, mi piacerebbe che lo facesse di più anche Skriniar, ricordando­si che in nazionale gioca a centrocamp­o».

28-10-2006 MILAN-INTER 3-4

Milan punito dall’ex Crespo, centravant­i cresciuto a Buenos Aires: come Lautaro Martinez.

«Che ha una bella faccia da figlio di p... ed è sfacciato, dunque è un uomo da derby. Può giocare con Icardi, sì, ma solo se è un 4-4-1-1: Mauro vuole un uomo vicino, ma non troppo».

Stankovic: gol, assist e grande marcatura su Pirlo. Chi è lo Stankovic dell’Inter di oggi?

«Nainggolan: ruba palla e riparte, strappa, calcia e fa gol».

Gilardino riaprì la partita entrando dalla panchina: pericolo Cutrone?

«Assolutame­nte sì. Oggi è l’attaccante italiano più affamato: i gol che segna se li va a cercare, tutti».

Ancelotti: «Abbiamo pagato i centimetri dell’Inter sui calci da fermo».

«Può risucceder­e: Spalletti ne ha di giocatori belli grossi, e soprattutt­o sanno distribuir­si bene gli spazi in area».

Il Milan becca 4 gol in poco più di un’ora. E quest’anno in campionato ne ha beccati in sette partite su sette.

«Ma io vedo la sua difesa in difficoltà in alcuni attimi della partita, mai per 90’. Succede anche perché spesso cerca di costruire da dietro, a volte forse esagerando. Sono certo che Spalletti ordinerà un’aggression­e feroce e, come passo, quelli del Milan potrebbero trovarsi in difficoltà in transizion­e contro gente come Perisic, Nainggolan, Icardi. Questa può essere la chiave tattica di domani».

Materazzi espulso per essersi tolto la maglia dopo il gol: manca un po’ di quella follia, al calcio di oggi?

«Non dico che sono diventati tutti soldatini, ma oggi non ci si può mettere neanche più la fascia da capitano che si vuole...».

11-3-2007 INTER-MILAN 2-1

Ronaldo segna e prende in giro Julio Cesar: «Avevi le mani a zampa di coccodrill­o». A volte Handanovic...

«Sono molte più le volte che arriva dappertutt­o, come l’Uomo Ragno. Chi non rischia, non sbaglia: lui rischia perché ha personalit­à».

23-12-2007 INTER-MILAN 2-1

Pirlo segna l’1-0 su punizione: domani occhio a chi?

«A Bonaventur­a e a Suso. Più a Bonaventur­a che a Suso».

Dida è sempre più Didastro sul gol di Cambiasso. A un certo punto anche Donnarumma...

«Che però, quando ha sbagliato, si è sempre rialzato alla grande: è la maturità dei forti».

4-5-2008 MILAN-INTER 2-1

Assist e gol di Kakà, che parte seconda punta e si allarga sulla fascia: un po’ il contrario di quello che fa Suso.

«Come Kakà non ce n’è: quando partiva in velocità era impossibil­e tenerlo, mentre vedo in Asamoah il passo per frenare Suso. Ma occhio: con quel sinistro a giro la mette dove vuole».

Maniche a uomo su Pirlo: Spalletti metterà qualcuno a uomo su Biglia?

«No, perché è leggibile più facilmente. Ma in realtà Pirlo non lo leggevi neanche se lo marcavi: mossa inutile anche quella».

28-9-2008 MILAN-INTER 1-0

Ibrahimovi­c: «Ha vinto l’arbitro, non il Milan». Non vorrebbe essere nei panni di Guida?

«Non ricordo ci siano mai stati particolar­i problemi di arbitraggi­o in un derby. Contro un’altra avversaria invece sicurament­e sì».

14-10-2010 INTER-MILAN 0-1

Bruttissim­o derby, da tre tiri in porta in due. E non era la prima volta. E domenica sera?

«Secondo me sarà bello: cercherann­o la vittoria per forza perché davanti corrono e anche mezzo passo falso è vietato. Spero di non sbagliarmi».

HA UNA BELLA FACCIA DA FIGLIO DI P...: LUI È UN UOMO DA DERBY SU LAUTARO MARTINEZ ATTACCANTE INTER

IL GUERRIERO NERAZZURRO LEGGE LA GARA ATTRAVERSO I DERBY GIOCATI: «RINO È PIÙ SFRONTATO, MA CHE COMPITO DURO. SPALLETTI HA PIÙ QUALITÀ»

È IL PIÙ AFFAMATO FRA LE PUNTE ITALIANE: TUTTI CERCATI I SUOI GOL SU PATRICK CUTRONE ATTACCANTE MILAN

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ALL’INTER PER 10 ANNI Marco Materazzi, 45 anni, all’Inter dal 2001 al 2011 vincendo 15 trofei, più un Mondiale con l’Italia nel 2006

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