Pasta di capitano Icardi e il derby tra cena e regali «Lotta scudetto C’è anche l’Inter»
●Dalla festa con Lautaro ai doni per il gol vittoria «Prendiamo esempio dalla Juve, restiamo in alto»
Per carità, è bene evitare paragoni un filo scivolosi e un po’ troppo esaltanti. Ma anche Mauro Icardi in queste sette fatiche/vittorie interiste s’è riposato una giornata. Era di sabato, contro il Cagliari, giusto per mandare in campo l’amico Lautaro e regalare anche a lui la soddisfazione di un gol. Ancora presto per la beatificazione, per carità. Ma Icardi è ora per l’Inter un attaccante e un capitano totalizzante. Ieri non c’era bar a Milano in cui non venisse nominato, non c’era quartiere senza una maglia con il 9: storie da derby, perché voltare pagina sì, ma un po’ di sana soddisfazione all’animo umano va lasciata. Va lasciato, per dire, che casa Icardi venga riempita di regali da tifosi nerazzurri qualunque e pure dalle firme più prestigiose della monda, Dolce&Gabbana e Philipp Plein giusto per citarne un paio.
LA FESTA Va concessa pure una cena fuori, dopo aver messo a letto bambini scatenati dopo il gol vittoria, tanto da esibirsi in un coro da stadio sì e pure da bollino rosso. Ma va bene tutto. Va benissimo una cena da El Porteño, ristorante argentino, perché capitani si diventa ma si resta pure così, festeggiando con chi il pallone della vittoria te l’ha messo sulla testa – Vecino –, con chi protagonista s’è ritrovato quasi per caso – Borja Valero – e con chi protagonista non è stato – Lautaro – ma è già finito sotto la tua ala protettrice. Martinez è il primo giocatore che abbraccia Icardi al fischio finale. È l’amico da aiutare, ancor prima del compagno da far crescere. È il centravanti a cui forse un giorno lascerà l’eredità dell’Inter. Un giorno, adesso no: «Mi chiedete del Real Madrid? Ci sono molte voci, ma sono felice all’Inter – ha dichiarato Mauro in un’intervista a Onda Cero –: quando arriveranno offerte le valuteremo, ma sono molto contento qui». E contento pure il prossimo presidente Steven Zhang, con il quale ha festeggiato nello spogliatoio subito dopo la partita. «Era importante vincere perché abbiamo avuto un settembre fantastico e volevamo continuare il nostro momento di forma dopo la sosta: arrivare al Barcellona con questa mentalità era fondamentale – ha raccontato ancora Icardi –. Stiamo dimostrando tanto in campionato. Lo scudetto? Siamo lì, dobbiamo continuare a vincere». Non è un no, assomiglia più a un proviamoci: «La Juventus ha mostrato di poter stare lassù, noi dobbiamo prenderne esempio», parola e pasta di capitano. Che non sa neppure mentire: «Da un lato è un peccato che Messi non giochi, è sempre bello affrontare grandi giocatori come lui, è il migliore al mondo. Ma è una grossa perdita per loro e che noi abbiamo le qualità per andare a giocarcela faccia a faccia».
I COMMENTI Pasta di centravanti, che ha postato sui social il Duomo nerazzurro e poi il video del gol, movimento identico a quello di una rete ricordata dal profilo twitter del Barça, ai tempi della Masia. Dono naturale, quello di un centravanti da sei gol nelle ultime sei gare. «Mi è tornata in mente l’Inter del Triplete e Icardi è stato molto bravo, è sempre molto attento – ha detto Massimo Moratti –. Teniamocelo stretto». Christian Vieri ha aggiunto: «Un grande gol dopo un grande cross, Mauro è sempre bravo a farsi trovare in area». E Wanda Nara ha condito a Tiki Taka: «Sento sempre dire che Mauro deve aiutare di più i compagni. Io dico che deve stare in area. Lo scudetto? L’Inter ha la testa sul pezzo, Spalletti sta facendo benissimo. Restare per sempre? Non so, speriamo». Sotto col rinnovo, innanzitutto.