NON SPARATE SU GIGIO: UN PORTIERE SI PESA CON IL TEMPO
Donnarumma e la papera nel derby
Gigi Donnarumma ha sbagliato l’ultima uscita e il Milan ha perso il derby. Il classico sfarfallio dell’esco o non esco, un errore mentale prima ancora che tecnico: Gigione, come altri compagni, era convinto nel subconscio che la partita fosse finita e aveva già spedito le motivazioni negli spogliatoi. Un minuto dopo il triplice fischio è partito il tiro al piccione sui social. Tutti contro Donnarumma, milanisti in testa. Principale capo di imputazione: guadagna sei milioni di euro netti all’anno - forse qualcosa di più - e non può fallire, come se in campo andassero gli stipendi e non i giocatori. I sei milioni sono figli del nuovo contratto, stipulato l’anno scorso, nell’estate degli inganni. Il Milan di Mister Li e delle «cose formali» di Fassone non poteva permettersi di rinunciare al «nuovo Buffon», sorta di cambiale umana a garanzia del club. Mino Raiola, agente del calciatore, ha fatto il suo sporco, ma legittimo lavoro. Ci sono stati eccessi: il contemporaneo ingaggio del fratello Antonio poteva essere evitato, già sul momento era sembrata una concessione al familismo italico.
Gigi Donnarumma si è trovato in mezzo a pressioni pazzesche. Aveva 18 anni e sfidiamo chiunque a scovare nel mondo un diciottenne strutturato per reggere l’urto di tanta grancassa. Oggi che di anni ne ha 19 il discorso non cambia: si possono emettere sentenze su un ragazzo che ha esordito in Serie A a 16 anni e che conta già 114 presenze nel massimo campionato e 10 in Nazionale? È folle, sull’onda dell’errore nel derby, definirlo bidone, promessa mancata, sopravvalutato. Un portiere si pesa con il tempo: soltanto quando avrà 25-30 anni collocheremo Donnarumma nella giusta casella. È vero, di errori ne ha commessi tanti, più di quanti ci attendessimo. Citiamo alla rinfusa: lo stop mancato di Pescara, le papere in finale di Coppa Italia contro la Juve e diverse altre. Donnarumma però ha difeso la porta del Milan in uno dei momenti più travagliati della storia della società e chi ricorda il Buffon 19enne, titolare in Serie A con differente cipiglio, omette di precisare che il Buffon giovane parava in provincia, nel Parma felice e inconsapevole dell’ex Cavalier Tanzi. Non sparate su Donnarumma, non ora, e non rinfacciategli lo stipendio: al posto suo, a 18 anni, non avreste firmato per sei milioni di euro?