LA LEZIONE DI MAX, LE TRE DITA DI MOU
●Mostra le tre dita del trionfo Inter ai tifosi Juve, ma esalta il club: «Chiellini e Bonucci ad Harvard»
Una corsa fuori programma a piedi, le tre dita mostrate ai tifosi della Juventus per rispondere agli insulti con il ricordo del Triplete, un paio di guizzi in conferenza stampa. Tutto bene nella notte di José Mourinho, tranne il Manchester United: non pervenuto, demolito dalla Juventus, massacrato dagli opinionisti in tv, dove i grandi ex dei Red Devils hanno picchiato duro contro squadra e allenatore. Mou torna nella tormenta e che fosse una giornata difficile si è capito quando, furibondo, è arrivato allo stadio a piedi, per sfuggire al traffico infernale che ancora una volta ha intrappolato il bus dello United. Dopo il ritardo del calcio d’inizio con il Valencia, costato una multa di 15 mila euro, il club aveva scelto un albergo a 500 metri di distanza dall’Old Trafford: precauzione inutile. Il portoghese, nervoso, ha ordinato all’autista di farlo scendere ed ha camminato dal campo di cricket fino allo stadio, indisturbato. E i cori? «La mia era la risposta ovvia, ovviamente loro non sono innamorati di me, il momento più duro per loro è stato il nostro Triplete. Ma i giocatori, lo staff e Agnelli sono tutti super educati, c’è rispetto totale».
IL TRIPLETE Il Triplete viene ricordato da Mou in sala stampa: «La Juventus aveva Higuain e Dybala, ma ha voluto di più. Ha acquistato Cristiano Ronaldo per tentare di fare quello che qui è già riuscito da tempo: il Triplete». Il riferimento è allo United, ma è scontato pensare che nei pensieri ci sia anche il tris del 2010 alla guida dell’Inter. Mou passa poi agli elogi della Juve: «Nel primo tempo ci hanno nascosto il pallone. Non siamo riusciti a giocare. Quando abbiamo provato ad attaccare, è emersa la forza della difesa. Chiellini e Bonucci potrebbero tenere corsi anche all’Università di Havard in materia. Noi abbiamo fatto il possibile, ma abbiamo troppi infortunati. Troppi ko, tutti legati agli impegni con le nazionali. La crisi di Lukaku? Sta vivendo un momento difficile, ma ne verrà fuori. La Juve? Ha qualità, quantità, stabilità forza mentale. E’ costruita per vincere tutto e per puntare al Triplete». Ancora.