La Gazzetta dello Sport

Scontri come nel 2014: accoltella­to tifoso del Cska

●>issa fra tifoserie a ponte Duca d’Aosta La polizia interviene con gli idranti E ora la Roma rischia nuove sanzioni

- ROMA a.d’u.

Sembrava una storia finita, una parola cacciata dalle cronache delle giornate di calcio intorno all’Olimpico. Ed invece il bilancio di ieri fa anche registrare l’accoltella­mento di un tifoso russo. Con relativo rischio di sanzioni per la Roma. La scena madre è ambientata a ponte Duca d’Aosta, tornato teatro di scontri tra gli ultrà gialloross­i e quelli, stavolta, del Cska Mosca. Immagini che lampeggiav­ano nell’oscurità e si sovrappone­vano nel concitato pre-gara di Champions: ad un tifoso russo sono state inferte coltellate (quello della puncicata è purtroppo un’antica specialità degli ultrà violenti della Roma, ndr), mentre altri due hanno riportato ferite da taglio e contusioni nelle colluttazi­oni e nelle risse scoppiate con i tifosi della Roma sull’asfalto scambiato per un ring come nel 2014, quando al termine della sfida allOlimpic­o il drammatico bilancio parlò di 19 feriti e 8 ultrà in arresto.

TENSIONE ALLE STELLE Le forze dell’ordine, pure ieri, hanno fatto uso di idranti, e cariche della Polizia si sono susseguite per disperdere i gruppi a contatto. Quindici i tifosi romanisti fermati e identifica­ti. In un’altra zona infestata dai violenti, ad un tiro di scoppio dallo stadio, cioè a piazza Mancini, altri focolai di guerriglia sono stati spenti con la forza: fermati due russi e un romanista, subito accompagna­ti in commissari­ato, la loro posizione è tuttora al vaglio degli investigat­ori. Controlli serrati erano stati predispost­i per i circa 1.000 tifosi russi, alcuni dei quali considerat­i «pericolosi», all’arrivo allo stadio (uno di loro era stato fermato ieri all’aeroporto di Fiumicino e reimbarcat­o perché risultato già colpito da Daspo). Gli ultrà sono stati quindi scortati lontano dalle zone a rischio nel dopo-gara con l’intervento di 700 agenti.

RISCHIO SQUALIFICA La serata di paura si è consumata a distanza di sei mesi dalle violenze di Liverpool del 24 aprile l’ultrà della Roma Filippo Lombardi assolto dall’accusa di aver inflitto danni gravi corporali al tifoso dei Reds Sean Cox, ma condannato a 3 anni di carcere per «disordini violenti» - con la Roma sanzionata con 50mila euro di multa, una gara senza tifosi in trasferta e un’altra subjudice, salvo poi ottenere la sospensiva in occasione della prima partita giocata a Madrid con al seguito i tifosi. La giustizia sportiva potrebbe tornare a punire il club: o con una nuova trasferta ad handicap, senza tifosi, o addirittur­a con la chiusura dell’Olimpico per la prossima sfida interna di Champions.

INTERVENTO E ieri è intervenut­o sui fatti di Roma il sottosegre­tario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti durante la registrazi­one di «Porta a Porta»: «Secondo me a Mosca di questi incidenti se ne vedono pochi», aggiungend­o poi che sul tema delle violenze tra tifosi «Salvini sta mettendoce­la tutta, quello degli scontri che degenerano ogni sabato e ogni domenica in giro per l’Italia è un tema su cui il ministro dell’Interno ha cominciato a lavorare e anche su questo vedremo presto dei risultati».

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D’ANNIBALE I tifosi del Cska appostati in Curva Nord all’Olimpico

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