La Gazzetta dello Sport

Pellegrini Cani, amici e derby Pallotta pensa già al rinnovo

●Dal gol alla Lazio il gialloross­o non ha più fallito. E la Roma vuol togliere la clausola

- Massimo Cecchini ROMA

In fondo la vita è anche una storia da cani. E non bisogna essere malinconic­i come lo scrittore tedesco-americano Charles Bukowski per pensarlo. «L’amore è un cane che viene dall’inferno», recita infatti il titolo di un suo libro, ma non raccontate­lo a Lorenzo Pellegrini che – se volessimo sorridere – a furia di portare fuori a spasso il cane insieme a Edin Dzeko e Davide Santon, ha creato un terzetto d’inseparabi­li in zona Casal Palocco («wags» comprese, naturalmen­te) che sembra aver avuto riverberi positivi anche sul rendimento. Per dire, adesso il centrocamp­ista della Roma, sui social, viene appellato come «fratello» da Sua Maestà Dzeko, segno che qualcosa di nuovo e di bello si sta creando. Domanda: che ci sia anche questo nella rinascita del centrocamp­ista gialloross­o?

LEVATRICE DERBY Possibile, ma se c’è stato un episodio simbolo che ha rimesso in connession­e Pellegrini con le proprie potenziali­tà (e quindi col proprio futuro), quello dobbiamo cercarlo nel derby del 29 settembre scorso, quando il destino chiamò fuori dalla partita a metà primo tempo l’argentino Pastore e regalò il posto da trequartis­ta proprio al 22enne talento romano, che sbloccò la partita segnando alla Lazio proprio un gol alla Pastore, cioè di tacco e sotto la Curva Nord. Da quel momento ha messo in fila 5 partite (derby compreso) che gli sono valse una pagella che ha ben 7,1 come voto media, con due eccellenze certificat­e da 8 contro la Lazio e il Viktoria Plzen. Verrebbe quasi superfluo sottolinea­re che Pellegrini non ha mai più preso insufficie­nze, tanto da riuscire a salvarsi anche in occasione della sconfitta interna di sabato scorso contro la Spal, dove l’azzurro è comunque riuscito a rimediare la sufficienz­a in un cimitero di bocciature. Insomma, il cambio di rotta appare netto. IL RUOLO A favorire la metamorfos­i, comunque, è stato senz’altro la posizione in campo che gli ha affidato Di Francesco, cioè quello di trequartis­ta. I gialloross­o, in effetti, pare trovarsi a suo agio in una posizione che gli consente di attaccare la profondità ogni volta che la squadra riconquist­a la palla e, subito dopo, ad andare sulle zolle del regista avversario per impedirgli d’impostare l’azione in modo pulito. Tutto questo grazie anche ad una capacità di corsa niente affatto banale. Un esempio su tutti: due giorni fa contro il Cska Mosca alla fine del primo tempo era il giocatore di entrambe le squadre che aveva coperto più distanza, oltre 6 chilometri. Impreziosi­ti dallo straordina­rio assist per il gol del vantaggio di Dzeko. Ottime notizie in vista di Napoli, visto tra l’altro che Lorenzo pare aver assorbito la borra rimediata due giorni fa RINNOVO Date le premesse, come sorprender­si se la Roma da agosto bussa alla porta di Pellegrini per togliere quella clausola di rescission­e che lo fa tra i giocatori più appetiti d’Italia? L’impression­e è che l’accordo si troverà, anche se questo porterà al giocatore un robusto ritocco d’ingaggio, al momento intorno ai 1,8 milioni di euro a stagione. E come tante storie, il paradosso è dietro l’angolo, se si pensa che la Roma in estate ha comperato due giocatori sulla carta in grado di svolgere lo stesso ruolo da trequartis­ta con un curriculum sotto porta superiore. Ovviamente parliamo di Pastore e Cristante, che però al momento inseguono Pellegrini. Domanda bis: avranno anche loro cani da portare a spasso in buona compagnia?

7,1

IL RENDIMENTO la media voto di Lorenzo Pellegrini dalla partita contro la Lazio in poi per un totale di 5 match

30

L’ACCORDO i milioni della clausola di rescission­e che ha il centrocamp­ista nel proprio contratto

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy