Tra Fifa e Uefa niente accordo Se si va al voto si rischia il caos
● (f.li.) Niente accordo ieri a Kigali, in Ruanda, alla vigilia del Consiglio Fifa. E quindi oggi si rischia una spaccatura politica come neanche ai tempi BlatterPlatini. Con conseguenze gravissime se Infantino decidesse di andare al voto. Ma cosa sta succedendo?
LA LOTTA Da un lato la Fifa ripropone Mondiale per club e Nations globale in agenda. Dall’altro l’Uefa (e i club guidati dall’Eca) fino al 2024, data del nuovo calendario internazionale, non vogliono novità. Le altre confederazioni sembrano stare con la Fifa: può succedere di tutto se si andrà al voto, pare che i membri Uefa lasceranno la sala. L’Eca ha scritto una lettera durissima e, anche se alcuni club (Psg, City, Real, Barça) vogliono il nuovo torneo, per ora non spaccano il fronte. Anche le Leghe sono contro la Fifa. L’UEFA SE NE VA Il Mondiale per club sarebbe quadriennale, dal 2021, con 24 club: 12 europei (i 4 vincenti delle finali e i migliori 8 del ranking) e 12 dal resto del mondo. Nella prima edizione, però, solo inviti per le big storiche. La Nations globale prevede, ogni due anni, una fase finale a 8 nazionali (con 4 europee, le vincenti dei 4 gruppi di Serie A). Ma l’Uefa non manderebbe le sue squadre.
LE ACCUSE L’Uefa contesta la provenienza dei 25 miliardi di dollari (per 12 anni) che arriverebbero da un fondo giapponese con liquidità anche saudita. La Fifa risponde che con i tornei estivi i club giocano lo stesso affidandosi ai privati, e teme che i club vogliano organizzarsi da soli un torneo del genere.