La Gazzetta dello Sport

CR7 fa anche il gregario Così il re guida la squadra

●La Juve di Allegri non gioca «per», ma assieme al suo fuoriclass­e Cristiano è sempre più utile: finora ha aiutato i compagni più di Messi

- Filippo Conticello @filippocon­t

È

nata d’estate, tra squilli di fanfare e attese da mille e una notte. Poi è arrivato l’autunno e lo svolgiment­o è uguale alla premessa: questa è la Juve di Cristiano Ronaldo. Nessuno può negarlo, nessuno può risentirsi se il pianeta bianconero è un satellite attorno al portoghese. Ma l’autografo di Manchester, l’ennesima prova d’autore, mette a fuoco meglio il concetto: questa squadra porta Cristiano al centro del palcosceni­co, ma allo stesso tempo recita assieme al portoghese. Lo accompagna in un movimento sinfonico. Da lui riceve e a lui dà in maniera uguale. Così, soprattutt­o nelle serate in cui non riesce a sfondare come a Old Trafford o contro il Napoli, Ronaldo si dona ai compagni: un re può diventare servitore per una buona causa.

ORCHESTRA

Il sostantivo «gregario» difficilme­nte si può appicciare a Cristiano, stella planetaria riverita da mille cortigiani, in campo e fuori. Ma la Juve ha capito presto quanto il portoghese sia generoso. Quanto corra e lotti per gli altri. E se non segna, in qualche modo CR7 fa segnare: a Manchester, ad esempio, lui e Dybala si sono invertiti simbolicam­ente nei ruoli. Ronaldo, finalizzat­ore famelico, ha lasciato alla Joya la vetrina del gol; l’argentino, che dovrebbe fare stabilment­e il secondo violino, ha sfruttato una volata di Cristiano proprio sulle zolle che un tempo calpestava nella Manchester rossa. Ma è nel complesso che la prestazion­e è stata di sostanza: CR7 ha fatto molto altro, non solo il cross dell’1-0. È stato primo per sponde e primo per falli subiti: nonostante abbia tentato il tiro con la solita insistenza, ha sempre cercato lo scambio con i compagni di reparto e ha guadagnato punizioni per raffreddar­e la partita nei momenti più caldi. Un leader altruista, un musicista abile nell’orchestra e non solo negli assoli jazz.

IL CONFRONTO «Con Cristiano un posto è sempre occupato», diceva nella pancia di Old Trafford il match winner. Nelle parole di Dybala, dette con il sorriso, nessuna traccia di amarezza: erano solo un bagno di realismo. Nell’unico titolare inamovibil­e dell’attacco bianconero risaltano, poi, alcuni dettagli che lo rendono più efficace di molti altri colleghi di attacco. Tra tutti i centravant­i delle big d’Europa, Cristiano è quello che ha giocato più minuti nel rispettivo campionato, 810 su 810, e che tocca il numero maggiore di palloni in area. Ma, soprattutt­o, CR7 ha la più C. RONALDO MESSI PRESENZE

AL TOP

Primo nelle sponde e per falli subiti: a Old Trafford l’ennesima prova generosa

Rispetto ai bomber dei top club europei, il portoghese tocca più palle in area

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Cristiano Ronaldo, 33 anni, martedì sera all’Old Trafford di Manchester GETTY

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