Ma il Parma prepara lo sgambetto con Gervinho...
●D’Aversa dovrà fare a meno di Inglese, però può schierare l’ivoriano: «Gioca dall’inizio e decide quanto stare in campo»
Gervinho sì, Inglese no: nasce con un ritorno e un’assenza il Parma impegnato oggi a Bergamo contro l’Atalanta. Magari non sfida di cartello, ma di certo molto attesa almeno in casa emiliana. Visto che debutta in serie A la nuova maggioranza del club (Nuovo inizio martedì scorso ha portato al 60% la sua quota azionaria) lasciando il socio cinese Lizhang al 30% e all’azionariato popolare dei tifosi il loro intoccabile 10%. «Per noi non è certo un ribaltone – ha spiegato serenamente D’Aversa –, i soci parmigiani del club ci sono sempre stati molto vicini, anzi posso dire che è un piacere».
GERVINHO SÌ, GOBBI FORSE Poi il calcio giocato. Gervinho sì, dicevamo: «Dall’inizio e sino a quando si sentirà di giocare», ha confermato il tecnico. Che, oltre a Inglese, potrebbe anche decidere di lasciare in panchina Gobbi che in settimana si è allenato a singhiozzo. «Se non ce la fa, giocherà Bastoni».
SERVONO PUNTI Più tecnica invece la scelta del terzo uomo di attacco, al fianco di Gervinho e Ceravolo. Tra Di Gaudio e Siligardi favorito il primo ma solo oggi alle 15 si saprà tutto. «Gervinho e Ceravolo attaccano molto la profondità, serve qualcuno che dia anche le giuste coperture». Poi l’Atalanta, «forte fisicamente e tecnicamente, basta pensare a gente come Ilicic e Gomez». Della serie gli esami non finiscono mai. Soprattutto per quelle squadre che devono salvarsi. Il pragmatico D’Aversa non si nasconde: «Partita complicata per noi perché oltre alle assenze arriviamo anche da una sconfitta casalinga. E ci aspetta una squadra agguerrita allenata da un bravo tecnico come Gasperini, un’Atalanta che abbina uno strapotere fisico a qualità tecniche importanti. Ora, a noi, più del bel gioco servono punti». Alla ricerca di una salvezza che, per il Parma, vale quanto uno scudetto.