IL DOPPIO CENTRAVANTI FUNZIONA: SAMP RIMONTATA (3-2) E IL MILAN RINGHIÒ Cutrone-Higuain-Suso: così Gattuso si salva
●●razie al doppio centravanti il Diavolo a San Siro rimonta i blucerchiati: di Suso il gran gol del 3-2
A San Siro il tecnico vince e scaccia la crisi: «Squadra e club sono con me». Mercoledì recupero col Genoa per avvicinare la zona Champions
Cercasi bussole perse, luci da accendere, leoni, cani arrabbiati e porti dove condurre le barche. Tutto il campionario di immagini srotolato da Rino Gattuso in questi giorni poteva essere sintetizzato: cercasi Milan, e stavolta il Milan si fa trovare. Però è onesto, si mostra nella sua cruda realtà, nelle novità fruttuose e anche in tutti i suoi difetti: riesce ad andarne oltre. Accatasta sicurezze a smarrimenti, si presenta da padrone, non come nel derby o contro il Betis, ma poi si fa superare. Recupera e regge nel secondo tempo quando Gattuso teme che i consueti blackout possano far scappare la Sampdoria, piacevole per un’ora perché ben addestrata, invece è il Milan a fuggire senza farsi più riprendere e nemmeno rischiare.
I MOTIVI Uomini e sistemi vanno mescolati per spiegare il successo dopo le due legnate che avevano anche messo in discussione il futuro dell’allenatore. Per uomini s’intende il delizioso Suso, che stampa il 3-2 ma mette il sinistro anche nelle altre due reti. Ma si parla anche di Higuain e Cutrone, due punte non soltanto affiancate per la prima volta dall’inizio in questa stagione, ma che si sono pure passate la palla. E in area, vedi il 2-2 dell’argentino che triangola con il compagno. Il 4-4-2 quindi funziona, però va usato con più equilibrio, perché a lungo ciò che il Milan guadagna in avanti lo perde a centrocampo: linee più strette e aiuto a Biglia e Kessie, come nella ripresa, altrimenti è difficile fermare la sequenza di gol incassati. Adesso sono 15 le partite di campionato con reti a carico, è la prima volta dal
1946.
MILAN NUOVO
La prima partita stagionale da titolare di Cutrone si chiude così con il quinto centro stagionale, più un assist. Promosso. Nel 4-4-2 il ragazzo resta a fianco di Higuain, ma scende a contrastare la ripartenza Samp, soprattutto su Ekdal, quando è necessario un aiuto. Cutrone però riempie l’area quando il Pipita arretra, quasi da trequartista, oppure quando non segue immediatamente le ripartenze: nella scena dell’1-0, su perfetto cross di Suso, guardate dov’è Higuain; più dietro, anche per prendere un’eventuale respinta. Visto che la Sampdoria è maestra nel chiudere le partenze basse e centrali, i rossoneri usano i cambi di campo, da un lato all’altro come si nota non solo nelle reti. Con Bonaventura nemmeno in panchina per problemi al ginocchio, Laxalt chiude la linea a sinistra; aggiunge corsa e protezione, potrebbe chiudere il match con il 4-2 ma viene fermato dal palo. Suso invece è al suo posto, quando si alza lo fa in sincronia con Laxalt, quindi 42-4. Inevitabile che così davanti alla difesa ci sia tanto spazio e un trequartista come Saponara, il migliore dei suoi, non impieghi molto a sistemarsi nella schiena di Biglia e Kessie. Un gol e un assist anche per lui, nonostante i tentativi di schermarlo. Biglia fatica nei tempi di contrasto; Kessie alterna chiusure e sbagli. E i difensori non sono mostri che prevalgono negli uno contro uno: Calabria fa brutta figura sui gol, Musacchio non lo aiuta.
SAMPDORIA BUCATA
La Sampdoria è arrivata con la miglior difesa del campionato, soltanto quattro gol subiti in nove partite, ma non riesce a dimostrare queste virtù. Ne aggiunge tre al conto perché si fa trovare aperta quando salta una seconda protezione soprattutto gli esterni. Bereszynski, Murru e Sala che lo sostituisce dopo mezz’ora per infortunio restano impauriti e lasciano via libera ai rivali. In ogni caso la squadra di Giampaolo non è certo una figura chiusa, speculativa e attendista (4-3-1-2). Ha maggior possesso e un baricentro più alto, sbaglia meno (quasi 90% di passaggi riusciti contro 87), ma soccombe nei duelli vinti (39 a 46). Ha due interni come Linetty e Praet che si buttano nei territori tra le linee, quindi il Milan per andare in vantaggio li sorpassa con un lancio verticale (Calabria per Suso). Saponara, alla seconda da titolare, trova in Quagliarella un socio raffinato, ciò che combinano loro due ha un elevato spessore tecnico. Saponara controlla di tacco il servizio del compagno per l’1-1; l’altro tira al volo sul lancio del trequartista, nell’1-2 che illude la Samp. Ma il Milan va oltre i luoghi comuni e incarna tutte le immagini retoriche del suo allenatore.
LA SITUAZIONE Con questo modulo i rossoneri devono imparare a coprire di più la mediana
Bella Samp per un’ora, ma incassa 3 gol dopo averne subiti 4 nelle altre 9