La Gazzetta dello Sport

Oggi via Lopetegui Florentino pronto a chiamare l’ex c.t.

●Il tracollo nel Clasico porterà al cambio: Florentino Perez dirà addio all’ex c.t. spagnolo e annuncerà il tecnico italiano

- Filippo Maria Ricci INVIATO A BARCELLONA

Da Ramos un “benvenuto” al veleno: «Il rispetto non s’impone, si conquista»

In principio fu Fabio Capello. Per due volte, con un intervallo di dieci anni e due campionati vinti su due. Ne apprezzava­no carattere e spirito vincente, lo criticavan­o per lo stile. Poi venne Carlo Ancelotti, e col suo sorriso e il suo sopraccigl­io alto portò in pegno l’agognata «Décima» Champions League, che il Real Madrid attendeva da ben 12 anni.

VIA ITALIANA Ora la Casa Blanca è pronta ad imboccare di nuovo la via italiana. Salvo improbabil­i ripensamen­ti dell’ultima ora o clamorosi rifiuti Antonio Conte sarà il nuovo allenatore del Real Madrid. Oggi pomeriggio al Bernabeu è in programma un consiglio direttivo nel quale Florentino Perez comunicher­à la destituzio­ne di Julen Lopetegui, strappato in malo modo alla nazionale spagnola soltanto 4 mesi fa. Poi annuncerà il prescelto alla succession­e. Per tutti Antonio Conte.

IN CONTATTO Che ieri mentre il Madrid veniva strapazzat­o dal Barcellona stava volando dall’Egitto, dov’era stato in vacanza, a Londra. Questioni famigliari. Oggi il fratello di Antonio, Daniele, suo unico rappresent­ante, ascolterà ancora una volta cosa ha da dirgli Florentino Perez. Se tutto va come si pensa Conte potrà essere presentato a Madrid già domani. Più difficile che vada in panchina contro il Melilla, enclave africana della Spagna, nell’impari sfida di Copa del Rey in programma mercoledì. Per l’andata dei sedicesimi di coppa in panchina può andare Santiago Solari, che dirige il Castilla, o qualcun altro. Più facile prevedere il debutto in Liga di Conte sabato prossimo col Valladolid del presidente Ronaldo al Bernabeu, poi ci sarà la prima partita in Cham- pions League al Bernabeu contro il campo del Viktoria Plzen, e il 27 novembre la prima trasferta europea che coinciderà con il ritorno in Italia per Roma-Real all’Olimpico .

LIBERO Conte è stato licenziato dal Chelsea per giusta causa e ha portato in tribunale il club di Roman Abramovich. Il giudizio è fissato per il 9 novem-

bre ma la cosa non impedisce ad Antonio di firmare per un club che non sia della Premier League. Lo condiziona solo perché in ballo ci sono un sacco di soldi. Il tecnico pugliese può tranquilla­mente firmare col Madrid. Ad attenderlo una squadra che con Lopetegui ha perso 6 partite su 14, che è stata sconfitta nelle ultime 4 trasferte e che in Liga viaggia al nono posto con un sinistro 42-4, che non è un sistema di gioco offensivo ma lo score di vittorie, pari e sconfitte.

IL MONITO DI RAMOS Conte piace a Florentino Perez perché viene considerat­o un tecnico di «mano dura» e il «presi» è dai tempi di Ancelotti che si lamenta perché Carletto, e poi Zinedine Zidane, sono tipi da «mano blanda», molle. Troppo vicini allo spogliatoi­o, ai desideri e ai capricci dei giocatori. Già dopo Ancelotti Florentino aveva provato a dare un giro di vite al «vestuario» prendendo Rafa Benitez ed invitandol­o a torchiare i suoi giocatori. Ribellione dei capitani e il presidente ha dato le spalle al tecnico, silurandol­o e prendendo Zidane. Ora ci risiamo: Perez vuole uno uomo forte. Occhio però a cosa ha detto ieri sera il capitano Sergio Ramos a chi gli chiedeva di Conte e della sua mano dura: «Il rispetto si vince, non s’impone. Gli allenatori coi quali abbiamo trionfato recentemen­te sono lì a dimostrarl­o: a volte è più importante la gestione dello spogliatoi­o che la stretta conoscenza calcistica». Il riferiment­o al sorriso e alle buone maniere di Ancelotti e Zidane, allenatori delle 4 Champions portate a casa dal Madrid negli ultimi 5 anni, è evidente come la crisi del Madrid attuale.

LE REFERENZE Conte è avvisato. Così come saprà che alcuni compagni di Ramos in nazionale, leggi Diego Costa e Alvaro Morata, non hanno presentato al capitano referenze piene di elogi su Conte. I rapporti tra Antonio e i due spagnoli al Chelsea si sono tesi parecchio, e Ramos ha chiesto lumi.

PRECEDENTI Fabio Capello e Carlo Ancelotti gli italiani già allenatori del Real Madrid

Il benvenuto velenoso di Ramos: «Il rispetto si vince non si impone»

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