Cairo: «Calma e toni bassi Ma dagli arbitri più equità»
●Il presidente del Torino sui torti lamentati: «Abbiamo detto a gran voce che siamo stati danneggiati, ma ora è importante riflettere»
Questo è il tempo della riflessione. E visto che c’è un momento giusto per tutto, questa è l’ora di abbassare i toni, pur senza affatto dimenticare che il Toro chiede «equità di giudizio» da parte degli arbitri. Mentre l’ambiente cerca di metabolizzare l’affondo alla classe arbitrale di Walter Mazzarri dopo il pari con la Fiorentina, il giorno dopo interviene il presidente del Toro Urbano Cairo: «Ci siamo fatti sentire, e va bene, abbiamo detto tutto quello che andava detto, ora spero e credo che questa equanimità ci sarà ed arriverà – ha spiegato Cairo intervenendo alla trasmissione l’Italia nel pallone su Radio Rai 2 -. Abbiamo in Italia degli arbitri molto bravi, credo che sia giusto avere rispetto, ma adesso è importante cercare di abbassare i toni. Spero che le cose vadano meglio, nel senso di avere dei giudizi equi, che è quello che io chiedo. Io non chiedo nessun tipo di vantaggio: semplicemente equità».
5 VOLTE SU 10 Nel mondo granata c’è la percezione diffusa di aver subìto in queste dieci giornate una serie di torti arbitrali. Sabato notte, nel pieno del suo sfogo, Mazzarri ha parlato di «6 punti in meno per decisioni arbitrali sempre sfavorevoli al Toro». Anche il presidente Cairo condivide che gli arbitri abbiano ostacolato il cammino granata. «Abbiamo detto a gran voce che siamo stati danneggiati, le penalizzazioni sono evidenti e ormai sono troppe - continua Cairo -. Almeno in 5 delle 10 partite fin qui giocate in campionato siamo stati penalizzati perdendo punti». Al netto delle ingiustizie, Cairo lancia un invito alla moderazione al mondo torinista. «Credo che sia importante riflettere - dice -, abbassare i toni, altrimenti succede come ieri (sabato per chi legge, ndr) che Mazzarri, giustamente, chiedeva un’ammonizione e scatti una sorta di esasperazione. Perché le troppe ingiustizie ti portano ad essere esasperato e poi, purtroppo, Mazzarri è dovuto rientrare anzitempo negli spogliatoi e questo penalizza la squadra».
INVESTIMENTI L’amarezza per il successo sfumato a Bologna e per non aver vinto su una Fiorentina dominata è ancora tanta. Ma Cairo ricorda come «quest’anno abbiamo allestito una buona squadra investendo parecchio. Alla fine del campionato, saremo meno virtuosi degli altri anni perché gli investimenti fatti comporteranno delle perdite. Però ci tenevo a fare il massimo possibile per avere una squadra che abbia la possibilità di competere».
LA STORIA È CAMBIATA Le vicende arbitrali non devono offuscare la vista: il Toro è una squadra progressivamente in crescita sul piano del gioco, proprio le prestazioni aiuteranno a ritrovare le vittorie. Dal presente al passato è un attimo, e Cairo ricorda di essere entrato nel calcio tredici anni fa perché «spinto da una grande passione per il calcio e per il Toro. Mi sembra che, in questi anni, abbiamo cambiato la storia recente del Toro che non ha più alcun tipo di difficoltà economica, da un punto di vista sportivo non fa più avanti e indietro tra la Serie A e la B. Oggi abbiamo una squadra che compete per cose più importanti».
GRAVINA L’ultima riflessione è sul caos che ha travolto il calcio italiano: «La vicenda della Serie B e della C, dove non si sa ancora chi giocherà e dove, è davvero grottesca e assurda. Non fa onore al calcio italiano. Ora è arrivato un nuovo presidente, Gravina, che ho molto appoggiato fin da gennaio e spero che con lui le cose siano sistemate in maniera veloce».
INVESTIMENTI E STABILITÀ: È CAMBIATA LA STORIA RECENTE DEL TORINO
GRAVINA SISTEMERÀ IL CAOS ASSURDO DELLA SERIE B E DELLA SERIE C
URBANO CAIRO
A DESTRA CON MAZZARRI