Il Genoa s’illude due volte De Paul ossigeno Udinese
●>ossoblù avanti con Romulo, poi nella ripresa tre gol in 8’ con Lasagna, Romero e il pari finale. Per i friulani primo punto dopo 4 k.o.
Juric continua il personale digiuno di vittorie a Marassi (l’ultimo successo risale al 21 maggio 2017, GenoaToro 2-1), Velazquez interrompe la striscia di 4 k.o. di fila e porta a casa un punto che forse regalerà un minimo di serenità a tutta l’Udinese almeno per una settimana, anche se la classifica si conferma critica. Al Genoa, va detto, resta un po’ di amaro in bocca dopo un primo tempo dominato sotto tutti i punti di vista, ma capitalizzato con un solo gol, il rigore trasformato da Romulo. Il discorso andava chiuso prima dell’intervallo: 45’ nei quali Bessa due volte, Criscito (punizione dal limite deviata a fatica da Musso) e Piatek (anticipato da Samir a tre metri dalla porta) hanno avuto palle importanti. Fondamentali, in questa fase della gara, posizione e compiti di Bessa nel 3-5-2 genoano: carta bianca per l’italobrasiliano, schierato da interno di centrocampo, libero di offendere senza pensare troppo a guardarsi le spalle. A Sandro e Romulo il lavoro sporco là in mezzo, con Lazovic a sua volta tatticamente più prudente sulla fascia di competenza, pronto a stringere e a dare sostanza alla fase difensiva durante i molti «blitz» di Bessa. Il tutto ha funzionato per circa un’ora, poi è arrivata la contromisura decisiva di Velazquez. LA MOSSA DI VELAZQUEZ Davvero buona l’intuizione del trentasettenne tecnico spagnolo (alle prese con una serie incredibile di infortuni) che ha modificato l’iniziale 3-5-1-1 (De Paul regista avanzato, a ridosso dell’unica punta Lasagna) in un 3-5-2 molto simile a quello di Juric: fuori Behrami, dentro Ter Avest (schierato largo a destra), Pussetto seconda punta, De Paul a fare il Bessa. E fra il 20’ e il 25’ del secondo tempo sono stati fuochi d’artificio: Udinese con forza e continuità nella trequarti rossoblù, Fofana e Barak finalmente in partita, testata vincente di Lasagna su uno dei tanti calci d’angolo friulani, risposta identica di Romero (angolo di Bessa), quindi gol capolavoro del 2-2 di De Paul (destro a girare del limite dell’area) a coronamento di un impressionante cambio di marcia friulano e di un evidente calo dei centrocampisti genoani.
Sì, forse Juric è mancato in tempestività coi cambi, ma è stato anche sfortunato perché Mazzitelli era praticamente pronto a sostituire Sandro nel momento in cui sono scattati i cinque minuti da manicomio.
TROPPA PRUDENZA Il croato è stato comunque poi bravo a riequilibrare la squadra con Günter e Hiljemark (fuori Kouame e Bessa) nel momento in cui (29’ s.t.) ha dovuto fare i conti con l’espulsione di Romero: fuori controllo l’argentino in occasione del secondo giallo per fallo su Pussetto. E nell’ultimo quarto d’ora è di fatto venuto il braccino alla stessa Udinese, che ha evitato ogni minimo rischio nonostante la superiorità numerica, pensando sicuramente a quanto sarebbe costata, in ogni senso, un’eventuale beffa finale.