Milano si allena Bastano 4 minuti per battere Pesaro
●Con un 16-0 a cavallo dei primi 2 quarti l’Ax vince in scioltezza. Pianigiani: «Ma se gestiamo non va bene»
Bastano quattro minuti, gli ultimi due della prima frazione e i primi due della successiva, per permettere a Milano di fare poker e agganciare Venezia in vetta. L’Olimpia è superiore a Pesaro in ogni millimetro del parquet e non è certo una scoperta. Il 16-0 del break (che dal 20 pari indirizza la gara) scorre via facile, con una semplicità imbarazzante, tale da immaginare un finale con maxi distacco. In effetti, senza Nedovic (ancora ai box) e Gudaitis (al quale Pianigiani concede una giornata di stop non tanto per il taglio alla testa subito contro il Khimki quanto per qualche linea di febbre avuta in settimana), i tricolori si limitano al minimo sindacale perché dall’altra parte non trovano alcuna resistenza. Pesaro per 25’ fa quasi tenerezza, i suoi stranieri faticano in attacco e, soprattutto, non hanno voglia di sbattersi in difesa: la Vuelle subisce 50 punti all’intervallo lungo con appena 5 (sì, cinque!) falli spesi, due nel primo e tre nel secondo quarto, a dimostrazione di un’alta sciatteria. E quando lo speaker dell’Adriatic Arena annuncia la presenza in parterre di Myers, Magnifico e Zampolini (tre vecchie glorie pesaresi), dagli spalti l’invito al coach Massimo Galli «mettili dentro» non sembra campato in aria vista la pochezza tecnica dei giocatori attuali.
ALLENAMENTO L’AX dunque fa un buon allenamento in vista della più importante gara di Eurolega di venerdì al Forum contro l’Efes Istanbul. Fontecchio colleziona un’altra presenza in quintetto e se la cava benone, James spinge al 20%, Jerrells si ritrova tra i primi cinque dopo aver saltato di fatto tutta la preaseason e sta cercando quindi di mettersi al passo con i compagni. Gli altri si dividono in maniera equa i minutaggi di Pianigiani che dà spazio a quei giocatori che in Europa spesso scaldano la panchina, ma infastiditosi all’inizio dell’ultimo quarto (-8 Pesaro da -21) per una certa rilassatezza del quintetto in quel passaggio. «In questo momento ho la necessità di distribuire minuti ed energie — spiegherà Pianigiani —: abbiamo fatto molto bene per 25’ con sole tre palle perse, poi se pensi di gestire invece di continuare a giocare allora vengono fuori brutture. Negli ultimi due quarti la difesa non è stata impeccabile, ma devo chiudere gli occhi perché alcuni quintetti non li abbiamo mai provati».
AMICI-NEMICI Milano e Pesaro sono due società amiche, ma non certo nel pubblico(«nessun accordo tra società potrà mai cancellare la nostra rivalità», lo striscione esposto prima della gara dai tifosi locali, mentre i milanesi a fine gara hanno urlato «quest’anno non vi salviamo»), il trio nell’orbita Olimpia composto da McCree, Blackmon e Shashkov non ha entusiasmato, mentre Galli vede un po’ di luce: «Stavolta rispetto alla gara con Venezia la reazione c’è stata — le parole del coach Vuelle —, ma non è mai facile giocare intensi per 40’ contro questi squadroni».