Michell dice 36 e Cantù esulta Ledo 41 ma perde
La folle sparatoria del Paladesio fatta di 59 triple tentate premia Cantù, più lucida di Reggio Emilia nel gestire i possessi finali, ma soprattutto regala una sfida d’altri tempi. Tony Mitchell e Ricky Ledo danno vita a un corpo a corpo che diventa show. Il canturino infila 36 punti con 11/27 al tiro, 9/10 ai liberi e 5 assist, l’ex Efes ora alla Grissin Bon fa pure meglio: 41 punti con 11/30, 14/16 ai liberi e 7 assist. Esulta Tony, ma pure chi adora quell’estro da playground tutto americano.
STELLE La gara è tutta istinto e ispirazione. Insomma uno spettacolo fatto di fughe e recuperi incomprensibili per chi è sedotto da un basket un po’ più sofisticato. Difficile è infatti spiegare come Cantù possa rianimare un match che domina per 17 minuti, volando a +14 (44-30), con l’indemoniato Mitchell già a quota 21 e una differenza a rimbalzo colossale: 14-2 quelli offensivi, 28-11 il saldo totale alla fine del primo tempo. In cui però a Reggio Emilia bastano gli ultimi 3 minuti per rimettersi in corsa, alzando i colpi di una difesa fin lì inguardabile (42 punti subiti) e gustandosi le prime caramelle che anticipano lo show di Ricky Ledo. L’ex Knicks infila 18 punti nel terzo quarto che diventano 28 nella ripresa. Insomma tiene in piedi Reggio da solo e con risultati eccellenti. Sono i suoi tre liberi a dare il +5 (75-70) emiliano all’inzio dell’ultimo periodo, quando però La Red October trova altri protagonisti, oltre a Mitchell, per portarla a casa. Gaines, Jefferson (doppia doppia) e l’ottimo Tassone smorzano la resistenza reggiana, incapace di trovare alternative al sommo Ledo ormai stremato. «Nel finale siamo riusciti a limitarlo. La chiave è stata il grande sacrificio di tutti, in particolare di tassone» esulta Pashutin. «Non siamo ancora pronti a vincere partite del genere» sentenzia invece il reggiano Cagnardi.