Colpo Cremona Mathiang domina Bologna che flop
Cremona cancella subito lo scivolone interno con Cantù passando in grande stile al PalaDozza contro la Virtus. Gli uomini di Sacchetti dilagano nel finale, ma sostanzialmente controllano sempre il match contenendo rare fiammate della Segafredo. Una bella e convincente vittoria, con sette uomini fra gli 8 e i 16 punti e un dominio netto a rimbalzo (35-52). La concretezza di Aldridge, i canestri pesanti di Ricci (16 in 15’) e la presenza di Mathiang si esaltano all’interno di un piano partita rispettato alla perfezione. Cambiando su ogni blocco, Cremona ha mandato fuori giri le punte della Virtus.
CONSISTENZA Punter ha chiuso per la prima volta in stagione sotto la doppia cifra e col gemello Taylor ha totalizzato 5/21 su azione. «La Virtus è una candidata ai primi 4 posti e vincere qui ci dà consistenza – sottolinea Sacchetti -. Abbiamo deciso di cambiare sui blocchi per stare sempre con i loro piccoli e i ragazzi sono stati bravi. Non vorrei fare il pompiere, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra: per la salvezza mancano ancora molti punti». La Virtus aveva vinto cinque delle sei partite ufficiali, fra campionato e coppa, ed era reduce dal successo di Avellino. Patita l’assenza di Qvale nella lotta a rimbalzo, in attacco ha avuto tanta frenesia. Gli unici sussulti sono nati dall’energia di Martin.
ZERO UMILTÀ Dopo un primo tempo equilibrato, una Vanoli più lucida ha fisiologicamente allungato nella ripresa toccando il +14 (54-68) a 7’ dalla fine. Sacripanti ci ha provato con la zona, la Virtus è tornata a -6, ma quando Aradori ha fallito il -4 si è arenata. La tripla di Aldridge per il 62-71 a -3’30” ha fermato la rimonta e nel finale i bolognesi si sono disuniti facendo arrabbiare Sacripanti: «Il dispiacere è per quegli ultimi minuti, il valore di ogni possesso è altissimo e perdere di 18 o di 2 fa differenza. Per la prima volta c’è stata mancanza di umiltà».