IBRA-BIS PER IL MILAN A GENNAIO SI PUÒ FARE
● Milano è rimasta nel cuore anche della compagna Helena Ma vanno fatti i conti col Fair play
Lo svedese tornerebbe rossonero per provare a restare tra le prime 4 E la sua Helena dà l’ok...
Ibrahimovic 2, per la vittoria finale. Lui ci sta pensando, il Milan anche: in vista di gennaio. Il flirt continua via-sms con i vertici rossoneri, oltre che con gli amici degli anni belli. Zlatan non è per niente stanco, per niente invecchiato. A 37 anni è ancora in un’eccellente condizione fisica e in questi mesi le sue prodezze tecniche hanno lasciato il segno anche oltre oceano. A Los Angeles sta bene, ma la Mls è lontana dai suoi target: il suo mondo, la sua vita è in Europa. Gli manca l’Italia soprattutto. Da noi è stato sette anni tra Juve, Inter e Milan. E tutti sanno che in rossonero avrebbe voluto chiudere la carriera. Ora, dopo essersi tolto lo sfizio della parentesi in Premier con il Manchester United, è pronto a rivestire la maglia milanista.
CUORE Peraltro la sua famiglia si è sempre trovata bene a Milano, in particolare la compagna Helena, e ha sempre visto di buon occhio i tentativi degli ultimi anni con la regia di Galliani e Raiola. Anche la scorsa estate Leonardo ha preso in esame la pratica, ma poi ha dovuto dare precedenza ad altre piste. Ma adesso la questione torna d’attualità perché (dopo l’eliminazione dei Galaxy dai playoff) la riapertura del mercato si approssima e in via Aldo Rossi si stanno attrezzando per sincerarsi della fattibilità dell’operazione-Champions.
CONTI E VOGLIA Sono indispensabili un po’ di conti, visto che all’orizzonte c’è il settlement agreement del Fair Play Finanziario. E il management rossonero deve prendere atto dell’entità di quei vincoli per programmare le prossime spese, considerato che per Paquetà sono già stati investiti 40 milioni di euro. Invece Ibra costerebbe molto meno: ora negli States ha uno stipendio da 1,5
milioni di euro e gli sponsor non supera il tetto dei 4 milioni netti. A Milano i tifosi non l’hanno mai dimenticato. «No Ibra, no party», si diceva nei giorni di Zlatan milanista e lui ha sempre ricambiato queste attenzioni. «Ho l’Italia nel sangue», ha spesso detto. E c’è molta attesa per il suo nuovo libro dal titolo lieve («Sono il calcio») in cui svela nuovi aneddoti sulla parte matura della sua carriera, comprese le puntate italiane. L’uscita è imminente, la curiosità è tanta. C’è un capitolo anche su quel trasloco forzato del 2012, quando la spending review berlusconiana impose il suo sacrificio con il passaggio al Psg. Lo svedese ci rimase tanto male da togliere il saluto a Galliani per un po’ di tempo. Poi, però, la pace è tornata e con essa la voglia di rifrequentare Milanello da padrone di casa.
ARMA DA CHAMPIONS In questi mesi l’idea di un suo ritorno ha fatto proseliti. Lo stesso Gattuso ha tenuto la porta aperta, come Leonardo non ha mai nascosto l’interesse. Ad avvalorare la pista c’è