Viola avanti tra i veleni Poi Florenzi salva la Roma
1I due attaccanti steccano davanti a Batistuta La Fiorentina va avanti con Veretout, protesta giallorossa per il penalty Rimedia Florenzi all’85’
Rigore Fiorentina: forti dubbi Monchi: «Ancora Orsato, ma a che serve la Var?» Deludono Dzeko e Simeone
Il Re Leone Batistuta, presente in tribuna al Franchi, sarebbe stato molto utile alle sue due vecchie squadre. Non è una questione di nostalgia. E’ solo una riflessione inevitabile guardando la prova dei suoi «eredi». Il suo pupillo Cholito Simeone è stato uno dei peggiori in campo tra i viola e Dzeko si è mangiato un paio di comode occasioni da gol. Con i bomber poco ispirati finisce 1-1: un risultato che lascia nel limbo due squadre che ancora faticano a trovare la loro vera dimensione. La Fiorentina, tutto sommato, è ancora in linea con le sue aspettative estive. L’obiettivo di Chiesa e compagni è riconquistare un posto in Europa. E per il momento i conti tornano. La Roma, invece, al via del campionato aveva ben altre ambizioni. Ma quasi tutti gli investimenti dell’ultima campagna acquisti ancora non fanno la differenza e qualche giocatore importante del passato non c’è più. La morale è che la zona Champions, il traguardo da non fallire, si sta allontanando. La squadra di Di Francesco dovrà cambiare passo in fretta per non far scappare via la concorrenza.
A SENSO UNICO Nel primo tempo in campo c’è solo la Roma. Funzionano Lorenzo Pellegrini e Nzonzi a protezione dei quattro giocatori d’attacco. Tra questi c’è anche Zaniolo, debuttante da titolare in Serie A. Gran fisico e buone idee. C’è materiale su cui lavorare. Il problema è che la squadra giallorossa dimostra poca cattiveria e precisione in fase conclusiva. Dzeko e Fazio bruciano subito alcune buone occasioni da gol. E nel finale di tempo c’è da registrato un palo (il settimo legno colpito dai ragazzi di Di Francesco) su cross di Pellegrini corretto involontariamente da Milenkovic e una bella parata di Lafont. In mezzo, al 32’, c’è il vantaggio della Fiorentina su un discutibile rigore concesso da Banti. Un passaggio indietro sbagliato di Under mette in azione Simeone solo in area, il Cholito controlla male il pallone e prova a dribblare Olsen: il portiere giallorosso non tocca il pallone e forse sfiora con i guanti il piede sinistro dell’attaccate viola, che non fa niente per saltarlo e finisce per colpirlo al volto. Per Banti è rigore. Orsato alla Var non interviene perché non è evidente l’assenza di contatto. Così dice il nuovo regolamento. Una volta di più viene da chiedersi perché in caso di episodi quantomeno dubbi (e questo lo era nettamente) non si suggerisca comunque al direttore di gara di andare a rivedere l’azione.
SENZA K.O. Nel secondo tempo piace di più la Fiorentina ma i violenti strappi di Chiesa non producono il colpo del kappaò. Al 13’ Federico consegna al Cholito un pallone da appoggiare comodamente in rete ma l’argentino è ancora una volta in ritardo. La squadra viola prova a puntellare il centrocampo inserendo due uomini di peso come Fernandes e Dabo e riporta Gerson (deludente nel ruolo di mezzala) nella sua posizione originale di attaccante esterno. C’è spazio anche per Pjaca che per la seconda volta consecutiva inizia la gara in panchina. Pioli, a fine gara, ha spiegato che il croato doveva partire titolare ma è stato bloccato da un contrattempo (pro-
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IL NUMERO con il palo di ieri, è il numero di legni colpiti dalla Roma in campionato, meno solo dell’Empoli (8)
blema intestinale). Resta la sensazione che Pjaca sia ancora un corpo estraneo nel progetto tattico viola. Ma pure il suo sostituto, Mirallas, non è mai entrato in partita. Anche Di Francesco prova a cambiare faccia alla Roma. Inserisce prima Kluivert (interessanti alcune sue verticalizzazioni) poi Cristante e infine Schick. Il tecnico giallorosso non cambia sistema di gioco ma alza Pellegrini (Cristante va a fare coppia dietro con Nzonzi). Il pareggio arriva al 40’. Un’uscita sbagliata di Lafont regala il pallone giusto a Florenzi che al volo trova il corridoio vincente. L’1-1 fotografa in maniera corretta l’andamento della gara. Un rigore generoso, un gol rocambolesco, tanti errori in fase conclusiva. Nella Fiorentina un giocatore una spanna sopra gli altri, il francese Veretout. Nella Roma si è avvertita la mancanza di un vero leader in mezzo al campo. Del resto, Totti era in tribuna con Batistuta, Strootman non c’è più e De Rossi era infortunato. Un leader non si inventa.