Spalletti: «L’Inter ha la testa giusta Barça, a noi due»
1L’allenatore: «Se c’è entusiasmo hai più coraggio Il Triplete è lontano ma diamo il tempo a Zhang»
Sorride, Luciano Spalletti, quando gli dicono che la sua Inter, adesso, sa giocare in sicurezza, sa dominare gli avversari. Dopo 7 vittorie di fila in campionato, 9 nelle ultime 10 uscite (Champions compresa), la creatura nerazzurra ha una forma sempre più definita, sempre più bella: «Ma non facciamo paragoni con l’Inter del Triplete – dice l’allenatore toscano –. Quando vinciamo due partite ci rimandate queste raccomandate sulle cose straordinarie fatte da Mourinho e Moratti. Noi non le apriamo e le rimandiamo indietro. Quei mostri sacri sono inarrivabili per noi adesso. Se a Zhang (sceso a fine partita nello spogliatoio per fare i complimenti alla squadra, ndr) verrà dato il tempo con le sue idee costruirà, ora il confronto non regge. Col Genoa era importante riconfermarsi, in ogni partita bisogna azzerare tutto perché se non inizi bene l’avversario non ti regala nulla. Abbiamo giocato da squadra pressando alto e scappando indietro quando necessario: l’atteggiamento è stato giusto e siamo stati premiati». E poi: «La cosa che più mi soddisfa è vedere i quasi 70 mila spettatori che erano lì ad applaudirci, soddisfatti della nostra AP prestazione. Sono sempre venuti anche l’anno scorso, dandoci fiducia. L’amore per questi colori è evidente: dobbiamo meritarci tutto».
RIVINCITA Spalletti si mette in tasca la vittoria personale numero 8 contro il Genoa e punta già l’obiettivo al Barcellona. Il turnover con vista sul big match di martedì è andato di lusso, ora è già tempo di rivincita: «È un buon momento per giocare di nuovo contro il Barça, se hai entusiasmo hai anche più coraggio. Non dobbiamo lasciargli il pallino del gioco, dobbiamo tenere la palla e farla girare. Loro ci salteranno addosso perché all’andata abbiamo avuto difficoltà a giocare nell’intensità, ma sappiamo fare certe cose e sono curioso di vedere come ci comporteremo. La mia squadra ha personalità, è una delle qualità che siamo andati ad acchiappare con il lavoro da quando sono qui».
LEO O NO Leo Messi a San Siro potrebbe esserci («Meglio che non giochi, quando entra in campo la tranquillità e la forza che ha sono imbarazzanti»), ma Spalletti sa bene che, come dimostrato al Camp Nou, è tutto il giocattolo Barcellona a funzionare a meraviglia: «Il possesso palla è una qualità impossibile da togliergli – prosegue il tecnico –. Si fanno dei discorsi nel preparare la partita, ma è impossibile perché loro ragionano da anni così e comprano giocatori che hanno quella qualità. Un giocatore del Barça, in un’altra squadra che gioca di fiammate, andrebbe in difficoltà. All’andata li abbiamo visti uscire per il riscaldamento 10’ prima della partita. Gli abbiamo chiesto se avessero una palestra interna, invece no. Sono abituati così. E ad alcuni miei giocatori hanno detto che al pomeriggio molti erano andati a prendere i figli a scuola, prima di arrivare allo stadio in auto. Se lo facciamo noi, perdiamo 18-0... è una questione di mentalità». Una mentalità che l’Inter vuole costruirsi.