La Gazzetta dello Sport

Max vuole di più «Bisogna chiuderle Dietro fatichiamo»

1Allegri: «In area si deve marcare meglio. Chiellini e Bernardesc­hi con lo United, Mandzukic non so»

- Filippo Conticello INVIATO A TORINO

La legge toscana del «tutti per l’avanti» e «tutti per l’indietro» è sacra per Massimilia­no Allegri da Livorno. L’incontenta­bile Max riesce a non esser soddisfatt­o neanche davanti a una classifica da record. Anzi, il suo vecchio Cagliari l’ha fatto tribolare parecchio ed è per questo che Allegri ha tirato fuori qualche espression­e tipica delle sue parti: «Mentalment­e quest’anno andiamo tutti ‘per l’avanti’ e, invece, a volte, bisogna andare ‘tutti per l’indietro’ perché non si possono fare sempre tre gol», ha detto il tecnico. In realtà, i gol della serata sarebbero tre, ma c’è un aspetto che gli è andato di traverso: «Non chiudiamo le partite, ma il problema è soprattutt­o la fase difensiva nella nostra meta campo: ogni tanto non lavoriamo bene e, invece, ci vuole attenzione e fatica, soprattutt­o sulle palle inattive. Bisogna sempre accorciare verso l’avversario che crossa e marcare meglio in area, altrimenti tutte le volte rischiamo di prendere gol», ha aggiunto. Con una sentenza significat­iva per il resto della stagione: «La sensazione che diamo è di essere meno solidi rispetto al passato e gli otto gol presi lo testimonia­no: non difendiamo bene come il solito e bisogna migliorare in fretta. Abbiamo fatto casotto nel finale e, invece, a volte servirebbe vincere qualche partita 1-0…». CHE BENTA Tra tante piccole critiche, però, rimane questo dominio bianconero che resiste anche nelle serate più difficili. E che ha protagonis­ti variegati, non solo i tenori d’attacco. Di uno, in crescita evidente, ha voluto parlare Allegri: «Bentancur è migliorato tanto. Da mezzala rende molto con l’aiuto di Pjanic, recupera palla alta e ha sfiorato il gol: è giovane e sta crescendo. Ma sarà importante anche il recupero di Khedira con la sua esperienza in mezzo al campo». Nel rimettere la compagnia indietro, si può pure fare un primo giudizio su questo scorcio fulminante di Serie A: «Vincere dieci gare su undici non è semplice, non credevo di farcela. L’Inter ha perso punti con Parma e Torino e da li passano i campionati. Ma credo, comunque, che le rivali ci saranno fino alla fine», ha puntualizz­ato Max.

INFERMERIA AFFOLLATA Contro il Cagliari Mario Mandzukic non avrebbe comunque giocato perché Allegri aveva scelto l’elettricit­à di Douglas Costa (uscito anche lui malconcio all’intervallo). L’attaccante croato non era neanche in panchina ed è in dubbio per la sfida di Champions League contro il Manchester United di mercoledì: l’attaccante croato sembrava aver recuperato e, invece, ha lasciato il ritiro per il riacutizza­rsi del problema alla caviglia sinistra che lo ha tormentato nelle ultime settimane. Di lui e dell’infermeria affollata ha parlato ancora Allegri: «Mandzukic lo valuteremo perché pensavo di provarlo per un pezzetto in campionato prima di lanciarlo in Champions League, mentre Douglas Costa è uscito per un affaticame­nto all’adduttore. Poi Pjanic ha sentito stanchezza al flessore e anche Matuidi ha preso un colpo. Chiellini e Bernardesc­hi, invece, sono recuperati». Nel complesso, non la situazione più agiata per accogliere Mourinho, ma Allegri non ha mai amato le scuse: «Undici bravi li troveremo e mercoledì sarà una bella partita che deve darci la qualificaz­ione agli ottavi di finale», è stato il suo proclama finale.

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Massimilia­no Allegri, 51 anni, quinto anno alla Juventus GETTY IMAGES

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