La Gazzetta dello Sport

Fofana «Tifo per il Psg, ho in testa il City, svolto all’Udinese»

1«La vita? Dura, ma pensavo solo al calcio e ce l’ho fatta. Avverto Kessie: col Milan voglio fare punti»

- Francesco Velluzzi INVIATO A UDINE

La forza dei nervi distesi. Seko Fofana ha trovato la sua pace a Moruzzo, zona residenzia­le chic alle porte di Udine, dove abita con la sua Stefy e il piccolo Djbril, tre anni. Esattament­e gli anni trascorsi a Udine dove è arrivato dal Bastia dopo essere passato dalle giovanili del Manchester City e dal Fulham. «A parte Londra, ho sempre vissuto in campagna, lì trovo la tranquilli­tà, non mi piace stare in centro». Fofana a 23 anni è pronto per il salto. A Udine quelli buoni per davvero fanno tre campionati. SUI COLLEGHI MILANISTI E’ tra i primi 15 della Serie A nei chilometri percorsi, nelle palle recuperate, nei tiri effettuati. Anche se di gol ne ha fatto solo uno, a Parma alla prima. Oggi il Milan e il suo amico Franck Kessie, che con Seko divide il lavoro a centrocamp­o nella nazionale ivoriana, dovranno preoccupar­si di lui che sta tornando ai livelli della prima stagione. L’avvio in bianconero, torneo 2016-17, era stato pazzesco: 5 gol. «Ho imparato tanto da Delneri. Iachini non mi diede fiducia, lui sì. Mi ha aiutato a migliorarm­i».

Fofana, come ama giocare?

«Mezzala. Non importa se in un centrocamp­o a tre o a due, lì decide l’allenatore. Stiamo facendo bene, solo col Napoli è stato difficile».

Lei ha cominciato bene, ottime prove e per tre volte il migliore secondo la Gazzetta.

«E’ l’anno della svolta. Sono ambizioso, ho obiettivi, sogno una grande carriera. Sto giocando come al primo anno, come ho fatto fino a quando non mi sono rotto il perone nel marzo 2017 contro la Juventus. È stato il momento più difficile a livello di calcio».

Anche perché fuori dal calcio non è stata più semplice...

«Durissima, ma io avevo in testa solo il calcio e ce l’ho fatta. Sono nato a Parigi e lì vive la mia famiglia. Sono cresciuto con mia madre, i miei sono divisi. Alcuni amici sono finiti male e con le mie parole, senza aiuti economici, penso di aver salvato il mio più caro amico dalla droga. Un giorno vorrei fare qualcosa di benefico».

Tifa ancora Psg?

«Sì, amo Parigi anche se c’è troppo traffico, quando posso ci vado».

Ma se un giorno...

«Le dico Manchester City. Ci sono stato e ce l’ho in testa. Un giorno vorrei giocare le coppe europee. Ho conosciuto Yaya Tourè, il mio modello. Era un mito, ora è un amico».

Lei era nelle giovanili Blues, poi ha scelto la Costa D’Avorio. Ma il calcio africano soffre.

«Abbiamo cambiato tanto, siamo giovani, vogliamo il prossimo Mondiale e dobbiamo tornare protagonis­ti in coppa d’Africa. Da luglio c’è un nuovo tecnico, Kamara. Ripartiamo».

Ha parlato di Tourè, e di Didier Drogba che dice?

«Non l’ho mai conosciuto, ma ha fatto tanto per il paese».

FRANCK E BAKAYOKO SANNO CHE MI DEVONO DARE LA MAGLIA

FOFANA

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LA CHIAVE il gol in campionato di Fofana nelle dieci partite giocate. I gol totali con l’Udinese sono 9 in 63 partite

Torniamo all’Udinese: manca qualche punto, ma le cose vanno meglio.

«Siamo più squadra, questo è cambiato rispetto allo scorso anno, e siamo più amici tra di noi fuori dal campo. Il ritiro in Austria è stato ottimo». SULL’ASSO IVORIANO

YAYA TOURÉ ERA IL MIO MODELLO E IL MIO MITO, ADESSO È MIO AMICO

IL CENTROCAMP­ISTA

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LAPRESSE Seko Fofana, 23, ivoriano di Parigi, terza stagione a Udine

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