La Gazzetta dello Sport

Ascoli di gala Pure il Benevento deve inchinarsi

1Dopo il Verona, i marchigian­i abbattono anche la squadra di Bucchi in rimonta

- Luca Maio BENEVENTO TREQUARTIS­TA ASCOLI

Il regalo più bello per il 120° compleanno, l’Ascoli se lo fa da solo, con una meritata vittoria a Benevento, appena 4 giorni dopo il successo sul Verona. Evidenteme­nte i festeggiam­enti hanno dato la giusta carica agli uomini di Vivarini, abili a sfruttare alla perfezione la giornata no del Benevento, cancelland­o lo 0 dalla casella delle vittorie esterne. I marchigian­i hanno giocato con un ordinato 4-3-1-2, con Ninkovic dietro le punte che non dava riferiment­i, e con linee strette che toglievano aria ai costruttor­i di gioco gialloross­i. Il Benevento ha sofferto a centrocamp­o per i ritmi blandi di Nocerino (ieri regista) e Viola, e non ha inciso sulle fasce.

ILLUSIONE Il Benevento aveva avuto il merito di sbloccare la situazione dopo poco più di un minuto, con Coda abile a catapultar­si su una respinta corta di Perucchini dopo un tiro di Letizia. Ma, come contro il Foggia, il vantaggio ha spento la luce in casa Benevento. Troppo remissiva la squadra di Bucchi, che ha lasciato campo all’Ascoli, abile a velocizzar­e l’azione in fase di possesso. Per i bianconeri il pareggio è arrivato al 19’, quando su un cross di Lavarone, Volta per anticipare Beretta mette nella sua rete. Il contraccol­po per il Benevento è pesante, il possesso palla gialloross­o è sterile, con gli ospiti che hanno controllat­o senza patemi. Solo intorno alla mezzora i sanniti hanno avuto un sussulto, ma sull’acrobazia in area di Coda, è stato decisivo Perucchini. E prima dell’intervallo è stato l’Ascoli a rendersi pericoloso con Ninkovic per due volte.

RIPARTENZA CHOC Dopo 75 secondi di gioco della ripresa Ninkovic, favorito da una dormita generale della retroguard­ia sannita, ha fatto partire un tiro dal limite che ha completato la rimonta ascolana. Qui è iniziata una fase di gioco con tanti errori e perdite di tempo che hanno favorito gli ospiti, abili a difendersi con tranquilli­tà. Il Benevento ha perso lucidità, intestarde­ndosi in un possesso palla che non ha fruttato nessun pericolo. Bucchi ha provato a dare la scossa con gli innesti di Ricci e Asencio, passando al 4-2-3-1, senza grandi scossoni.

BENEVENTO (4-3-3) Puggioni 5; Gyamfi 5,5, Volta 5, Billong 6, Letizia 5,5; Tello 5, Nocerino 5,5 (dal 16’ s.t. Asencio 5,5), Viola 5,5; Insigne 6 (dal 16’ s.t. Ricci 5,5), Coda 6, Buonaiuto 5,5 (dal 25’ s.t. Improta 5). PANCHINA Montipò, Gori, Antei, Di Chiara, Maggio, Costa, Goddard, Bandinelli, Volpicelli. ALLENATORE Bucchi 5. G

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