«INTER PRONTA» Arriva il Barça, compreso Messi Il presidente Zhang dà la carica
●Dalla Masia ai bilanci: il presidente studia il modello e chiede il riscatto del Camp Nou
LA FIDUCIA POST SORTEGGIO APPENA UFFICIALIZZATO IL GIRONE IL PRESIDENTE AVEVA ESPRESSO LA SODDISFAZIONE PER L’ACCOPPIAMENTO IL MESSAGGIO ALLA SQUADRA DOPO LA PROVA NEGATIVA DEL CAMP NOU IL NUMERO UNO VUOLE VEDERE UN ALTRO APPROCCIO IL SETTORE GIOVANILE DELL’11 NERAZZURRO NESSUNO DAL VIVAIO: QUI ZHANG PROGETTA UN CAMBIO DI ROTTA
LA SQUADRA MI PIACE, GIOCA BENE: SI VEDE UN GRUPPO UNITO
STEVEN ZHANG FATTURATI A CONFRONTO DISTANZA ABISSALE: L’OBIETTIVO È ACCORCIARE IL GAP
Va di corsa, Steven. E vuole che l’Inter gli stia dietro. «Certo che sono pronto per il Barcellona», dice mentre passeggia nell’autodromo di Monza per le Finali Mondiali della Ferrari. Zhang è pronto da agosto, da quando nella chat riservata ai dirigenti era l’unico ad esultare convinto per il sorteggio di un girone di Champions che pareva proibitivo. Steven vede lungo, in fondo non può aver paura uno a cui il papà ha affidato l’azienda con la quale ha portato il marchio Suning in Europa e nel medio periodo prevede di sbarcare anche in America. Fiducia è la parola chiave. Fiducia è il motivo principe che lo accompagna alla prima vera grande partita da presidente effettivo dell’Inter, non solo in pectore. «Questi sono gli avversari giusti per noi», diceva Zhang ad Appiano. E ieri a Monza più o meno ricalcava il concetto, con la faccia felice per una squadra che ha vinto otto delle ultime nove partite. «Sono soddisfatto, la squadra si sta allenando bene, con intensità e personalità – ha aggiunto –. Si vede un bello spirito. Giochiamo bene, siamo uniti». E così anche il Barcellona spaventa meno.
PIÙ SU Anche il Barcellona, per intendersi, che al Camp Nou ha interrotto bruscamente la serie di vittorie nerazzurre, due settimane fa. Il lunapark di Zhang non è solo gettoni e divertimento, altro giro altra corsa. Ma vuol essere soprattutto altra storia, è il messaggio che il 26enne Steven manda alla squadra come se di anni ne avesse 40 almeno. Il presidente SUL LAVORO DI SPALLETTI
chiede all’Inter un altro atteggiamento in campo, chiede a Spalletti di abituare i suoi giocatori a non sentirsi fuori posto in una grande partita. In sostanza: una giornata di scuola, pur di fronte a un altro mondo per dirla con le parole di Spalletti, deve bastare per produrre in campo una prestazione diversa, al netto del risultato.
I GIOVANI Per carità, il Barcellona resta un modello da studiare, ove possibile imitare dentro e fuori dal campo. La trasferta di due settimane fa è servita a Zhang – ecco il motivo numero tre della sfida – per chiedere e studiare i segreti del Barcellona e della sua Masia. Il presidente si è fatto spiegare il ruolo centrale che il settore giovanile blaugrana ha avuto nell’evoluzione del modello Barcellona. Quella due giorni in Catalogna ha anche influenzato qualche passaggio dell’intervento dei giorni successivi di fronte all’assemblea dei soci, quando Zhang presentandosi da presidente ha fatto riferimento all’attenzione che l’Inter dovrà avere nel prossimo futuro nei confronti dei giovani. Il Barcellona di domani metterà in campo quattro giocatori (cinque se giocasse Messi) provenienti dalla Masia: poco ragionando sugli ultimi anni del Barcellona, un’enormità in confronto allo zero assoluto dell’Inter. C’è tanto da fare. E in fondo alla strada c’è l’idea di riunire un giorno tutto il settore giovanile nerazzurro sotto un unico tetto (che potrà essere la Pinetina), magari anche sotto un’unica idea di gioco.
I CONTI Ma il Barcellona è modello economico da cui prendere spunto. Fa specie dirlo per un’azienda – Suning Holdings – che fattura 63 miliardi di euro, cifra che si fa fatica pure a contare. La famiglia Zhang è leader nel commercio, più o meno come il Barcellona lo è nel calcio. E da qui l’Inter vuole imparare, anche qui Zhang