La Gazzetta dello Sport

Higuain k.o., infortunio da valutare: «Fitta al fianco»

●L’attaccante argentino è uscito poco dopo la mezzora. Gattuso: «Pensavo fosse una botta, speriamo di recuperarl­o»

- Marco Fallisi INVIATO A UDINE

Avanti un altro, anche se quasi non c’è più posto: nell’infermeria del Milan si accomoda pure Gonzalo Higuain, il più irrinuncia­bile dei gattusiani. L’allarme scatta una manciata prima di minuti della mezzora del match della Dacia Arena, quando il Pipita si accascia a terra dopo quella che sembrava una botta alla schiena rimediata in un contrasto con Mandragora: Gonzalo resta giù mentre lo staff medico rossonero lo soccorre, poi si rialza, rientra e prova a tenere duro. Qualche scatto, i soliti movimenti al limite dell’area ma con una mano sempre appoggiata sul fianco: la gara dell’argentino si chiude al 35’ del primo tempo, tutto lo stadio lo applaude mentre si avvia camminando a testa bassa verso la panchina. Le primissime diagnosi di ieri sera parlano di una contusione al fianco: sulla carta nulla di particolar­mente grave, ma fra tre giorni c’è la delicatiss­ima trasferta di Siviglia che disegnerà il futuro europeo del Diavolo e domenica prossima arriva la Juventus a San Siro, la madre di tutte le sfide personali di Higuain. Guai a forzare i tempi di recupero.

UDINE AMARA Sembra l’ennesima beffa di un destino avaro di sorrisi per il Pipa, in terra friulana: in questo stadio, due anni e mezzo fa, Higuain lasciò il campo – e una bella fetta di sogni scudetto − prima del 90’. Quella volta non fu il fisico a tradirlo, ma la testa: espulso per somma di ammonizion­i al 30’ del secondo tempo, con il suo Napoli sotto 3-1 nonostante il gol del momentaneo pareggio firmato proprio da lui, si infuriò con l’arbitro Irrati e venne letteralme­nte placcato dai compagni dopo un faccia a faccia ai limiti dell’aggression­e. La scenata gli costò tre turni di squalifica, di lì a qualche mese la sua avventura azzurra si sarebbe chiusa. Da allora, il Pipita è tornato altre tre volte a calpestare l’erba di Udine, ma senza mai riuscire a incidere, in maglia juventina (l’ultima sostituzio­ne in A risaliva proprio a una sfida con l’Udinese dello scorso marzo, ma allo Stadium) e milanista. Ieri le premesse sembravano quelle giuste per invertire la tendenza: il primo squillo rossonero era partito proprio dal mancino di Gonzalo, che su un cross di Laxalt aveva provato a piazzarla. Poi, la legge della Dacia Arena e quella di Murphy hanno fatto il resto: a Gattuso non resta che sperare che l’allarme rientri in fretta. Rino si è subito informato e ha riferito: «Ha sentito una fitta alla schiena, pensava di aver preso un colpo, invece aveva già avuto un problema lì. Speriamo non sia nulla di grave».

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Gonzalo Higuain, 30 anni, lascia il campo infortunat­o ANSA

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