La Gazzetta dello Sport

Cristiano: la magia e poi i rimpianti

●Dopo 454’ Ronaldo si sblocca con una prodezza: «Abbiamo dominato: su la testa, arriveremo primi»

- Alessandra Bocci INVIATA A TORINO

Non poteva che accadere lì, nella porta della magia, quella dove ha segnato il gol più bello dell’anno, quella dei primi gol italiani, quella della prima volta. Non poteva che accadere davanti al suo clan al completo, fratello, amici, Cristianin­ho incappucci­ato in una felpa bianca. Cristiano Ronaldo prima si è tolto un peso dal cuore davanti alla sua ex squadra, lo ha fatto con un gol che ricompensa per i 454’ di attesa, praticamen­te un’eternità per uno che lo scorso anno nella fase a gironi della Champions aveva colpito nove volte. Sembrava una serata perfetta, la gioia è svanita in pochi minuti. Il 3 dicembre, a otto mesi esatti dalla rovesciata che ha fatto innamorare lo Stadium di lui, e magari lui dello Stadium, a Parigi sarà consegnato il Pallone d’oro. Si vota fino a domani, gli exit poll non sono favorevoli, ma chissà. Intanto al portoghese resta questa festa triste per un gol che sembrava voler dire tutto e non ha significat­o nulla, nonostante la grande bellezza. «In Champions non ti puoi mai rilassare: abbiamo dominato, potevamo chiuderla facilmente, lo United non ha fatto niente per meritarsi la vittoria. Non è stata fortuna perché quella si cerca: è stato un regalo. Ora alziamo la testa: sono sicuro che passeremo per primi», ha detto Cristiano a fine partita.

STRADA LUNGA Cristiano non trovava la rete in Champions League dalla notte di Madrid, notte piena di tensione (per lui), lacrime e rabbia (per la Juve). E forse era destino che anche la notte del suo primo gol europeo con la nuova maglia fosse una notte di rabbia. La Juve ha perso una partita e nulla più, non sono volate parole epocali, c’è stato soltanto un po’ di parapiglia con Mourinho. Ma l’allegria è evaporata proprio mentre tutto sembrava essersi messo a girare per il verso giusto. L’eroe è diventato l’ex Pogba, Ronaldo è tornato negli spogliatoi a capo chino. La strada per gli ottavi non si è interrotta, ma di certo si è complicata, e la Juve avrà più che mai bisogno del suo fuoriclass­e per passare il turno da prima. La rimonta United è una doccia fredda, ma non pregiudica nulla, come ha ammesso lo stesso Mourinho. Eppure resta l’amarezza di una serata perfetta rovinata in pochi minuti. Probabilme­nte Cristiano tornerà al lavoro oggi ancora più motivato, pronto a prendersi la scena a San Siro contro il Milan e poi a ricomincia­re a segnare in Europa come ha sempre fatto. «È il più grande di sempre, merita il Pallone d’oro», ha detto il suo procurator­e Jorge Mendes. Si sa, gli amici si vedono nel momento del bisogno, e le buone parole aiutano a passare anche le brutte notti.

LO UNITED NON HA FATTO NIENTE PER MERITARE LA VITTORIA...

CRISTIANO RONALDO SULLA RIMONTA INGLESE

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LAPRESSE Esultanza con mini strip-tease per Cristiano Ronaldo, 33

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