La Gazzetta dello Sport

«Voglio il titolo Costruttor­i, lo devo agli uomini Mercedes»

● In caso di successo a ogni dipendente del team bonus di 10 mila sterline. Lewis: «Per loro è importante»

- Giovanni Cortinovis

In Brasile e ad Abu Dhabi, i due GP che mancano alla conclusion­e della stagione, Lewis Hamilton è chiamato a sfatare uno dei pochi tabù che l’hanno finora contraddis­tinto. Nemmeno una volta in carriera è riuscito a vincere le gare restanti dopo essersi laureato iridato. In occasione di due titoli, nel 2008 e 2014, il problema non si è posto perché il britannico ha conquistat­o l’iride all’ultima corsa in programma. Ma nel 2015 l’inglese - che ha chiuso i giochi a Austin - nei tre restanti GP (Messico, Brasile e Abu Dhabi) è arrivato sempre 2° dietro a Nico Rosberg. Mentre l’anno scorso Lewis — quando si era preso il titolo in Messico — in Brasile, (complice la partenza dal fondo) ha finito 4° mentre ad Abu Dhabi ha chiuso 2° dietro a Valtteri Bottas. Peraltro Lewis, sono parole sue, ha un altro buon motivo per finire la stagione da vincente, come riportava ieri il quotidiano britannico Sun. Se con il compagno Bottas portasse a casa anche il Mondiale costruttor­i a ognuno dei 900 dipendenti del team Mercedes verrebbe versato un bonus di 10 mila sterline (oltre 11 mila euro). «Voglio davvero riuscirci per la squadra — ha raccontato —, per loro ha una significat­o molto grande. Il mio solo obiettivo adesso è provare a vincere le due gare che mancano a fine campionato per far loro questo regalo».

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