Giorgetti vede Bach Incontro per il futuro e prime prove di pace
●Vertice a Palazzo Chigi, si è parlato di Giochi invernali e riforma Il presidente olimpico ha invitato il sottosegretario a Losanna
Da una parte c’è il «siamo tutti preoccupati per la riforma» pronunciato da Mario Pescante con un «noi» che comprende anche il presidente dello sport mondiale, Thomas Bach. Dall’altra la dichiarazione del sottosegretario Giancarlo Giorgetti, che parla di «incontro cordiale, lungo e positivo con la delegazione del Cio». Integrata anche da una proiezione sul futuro: «Siamo entrambi soddisfatti del percorso intrapreso e fiduciosi per i risultati che otterremo». Insomma, com’è andata davvero ieri a Palazzo Chigi?
VERA PACE? Va precisato che la dichiarazione di Pescante è stata pronunciata nella festa per l’addio al Cio con diversi membri del Comitato Olimpico prima del vertice olimpico-governativo, quella di Giorgetti dopo. Tutto risolto, dunque? È un po’ complicato pensarlo. Di certo, il confronto è stato istituzionale e rispettoso dei ruoli. Bach ha invitato Giorgetti a Losanna e gli ha regalato una penna con queste parole: «Sono convinto che con questa penna possa scrivere pagine importanti per lo sport». Il presidente del Cio aveva annunciato anche prima dell’incontro: «Sono qui per cercare di capire qualcosa in più della legge». Ora si passa dal capire al giudicare: stamattina sapremo molto di più quando Bach, dopo l’incontro con il capo dello Stato al Quirinale, terrà una conferenza stampa. Inevitabilmente, oltre alla candidatura italiana Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026, si parlerà della riforma di cui Giorgetti è in qualche modo «padre», quella inserita nella legge di Bilancio e che riduce il ruolo del Coni per spostare la centralità del sistema sportivo italiano su una nuova società, la Sport e Salute Spa.
DISCORSI COLLEGATI Ma Pescante, l’uomo del giorno per la festa dei suoi «primi 80 anni» allo stadio Olimpico, è andato oltre e ha lanciato un altro allarme. «Un Coni indebolito non so come possa sostenere una candidatura olimpica. Ci vuole un’intesa salda con il Governo». Che però è oggi tutta da costruire. Giorgetti e Malagò sono molto lontani. La trattativa, la collaborazione o la mediazione, scegliete voi il vocabolo più appropriato, di fatto non è ancora partita. O forse il suo primo atto è stato proprio l’incontro di ieri con Bach e tutto lo stato maggiore del Cio. Giorgetti comunque ha cercato di rassicurare i suoi interlocutori: non è in gioco il primato del Coni sul piano della preparazione olimpica, ma serve una svolta sul piano della politica sportiva del Paese. Anche producendo nuove risorse. Una progettualità che per i dirigenti olimpici, italiani e internazionali, non può ridurre però il ruolo e le prerogative del Coni com’è previsto dalla riforma.
E all’Olimpico grande festa per il Pescante day con diversi membri del Cio
«OTTIME POSSIBILITA’» Quanto all’avventura di Milano e Cortina alla conquista dei Giochi olimpici 2026, il presidente del Cio ha dato un «consiglio» alle candidate in corsa per le Olimpiadi 2026. «La difficoltà di Calgary e Stoccolma? Pensate a voi stessi e ai vostri punti di forza. Ne avete, con la passione dell’Italia per lo sport e la sua tradizione organizzativa, avete ottime possibilità di vincere».