La Gazzetta dello Sport

Il cruccio di Allegri «Sbagliamo troppo, i match vanno chiusi»

●L’amarezza del tecnico Juve: «In difesa serve più attenzione. Ora rialziamoc­i e pensiamo al Milan»

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

Il volto scuro, la stretta di mano fugace, poi la fuga nel tunnel. Massimilia­no Allegri aveva previsto tutto un altro finale. Voleva chiuderla qui, con una vittoria o al massimo con un pareggio, voleva qualificar­si agli ottavi con due turni d’anticipo, invece è andato tutto a rotoli nel finale. Due gol subiti in pochi minuti dopo i tre clean sheet nelle prime tre gare di questa edizione della Coppa, la prima sconfitta stagionale, il primo posto che torna in discussion­e e il passaggio del turno ancora da conquistar­e. Il primo gol di Cristiano Ronaldo è stato inutile e la cosa appare come un presagio negativo. Come se qualcuno volesse far capire alla Juventus che non sarà tutto facile in Champions come l’inizio poteva far immaginare. Dopo la vittoria di Old Trafford lo Stadium è tornato a incupirsi per una sconfitta europea, cosa che nella fase a gironi non accadeva dal 2009-10 (con il Bayern).

SPRECHI Ad Allegri non era mai successo di vincere i primi quattro turni della prima fase, né con il Milan, né con la Juventus, e non ci è riuscito neanche stavolta. Certo, potrebbe recriminar­e per le assenze (Douglas Costa e Bernardesc­hi out, Cancelo e Matuidi partiti in panchina perché acciaccati) e pure per il palo di Khedira e la traverse di Dybala, ma non gli piace piangersi addosso. Il tecnico punta il dito contro le occasioni sprecate e i troppi errori sotto porta, perché la grande pecca della Juventus di questa stagione è non chiudere le partite. E poi la squadra ha preso di nuovo gol (tutti e due) su calcio piazzato, altro difetto attuale.

PUNIZIONI LETALI Allegri racconta di aver avuto un presentime­nto del peggio in occasione della punizione di Mata: «In quel momento mi sono arrabbiato e ho pensato che sulla palla successiva avremmo preso gol. Così è stato. Abbiamo avuto delle occasioni importanti, ma non le abbiamo sfruttate. Però in fondo abbiamo perso la partita meno importante: nel calcio non si può sempre vincere. Certo, sarebbe stato importante qualificar­ci stasera, non è successo e ora dobbiamo andare avanti. La squadra ha fatto una bella partita. Dobbiamo migliorare in fase realizzati­va e dovevamo essere più bravi a non regalare le punizioni. L’unico modo in cui potevamo subire era esattament­e come è successo. Però siamo ancora primi nel girone e abbiamo altre due occasioni per qualificar­ci. Loro sono in un momento fortunato, si è visto anche in campionato, e quando giochi contro il Manchester non puoi permettert­i distrazion­i». Allegri vede sempre il bicchiere mezzo pieno ed è convinto che le sconfitte possano anche essere salutari: «Bisogna rialzarsi subito, perché domenica affrontere­mo il Milan a San Siro e magari questa serata ci farà bene e ci servirà di lezione. Il gol di Ronaldo è stato un capolavoro, lui però era più dispiaciut­o per la sconfitta. Noi potevamo buttarne dentro altri tre o quattro e non l’abbiamo fatto. Questo è il calcio e bisogna accettarlo».

RILANCIO IN CAMPIONATO

L’obiettivo della Juve è ripartire subito con il piede giusto, perché in campionato Inter e Napoli procedono spedite. Dopo aver recuperato Khedira, Allegri spera di ritrovare Bernardesc­hi, mentre sarà più difficile rivedere tra i convocati Douglas Costa. Ma quello che conta sarà l’atteggiame­nto: il tecnico non vuole più vedere la sua Juve sprecare e farsi rimontare.

RONALDO HA FATTO UN BEL GOL. IL PRIMO POSTO È ALLA PORTATA

MASSIMILIA­NO ALLEGRI TECNICO DELLA JUVE

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Massimilia­no Allegri, 51 anni, alla Juventus dal 2014 ANSA

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