Ahi, Biglia: fuori 4 mesi Musacchio e Calha k.o. Chi gioca con la Juve?
●Il difensore fuori in barella, il turco zoppicando. Gattuso spera: «Mateo farà di tutto per esserci». Il regista operato in Finlandia
INVIATI A SIVIGLIA (SPA)
Più si avvicina la sfida con la Juve, più si allunga l’elenco degli infortunati. Gli ultimi allarmi sono scattati ieri a Siviglia, negli minuti finali della partita con il Betis: prima l’uscita di Musacchio in barella e con il collo immobilizzato, poi quella di Calhanoglu, che all’89’ è rientrato verso la panchina zoppicando. A 10 minuti dalla fine, il centrale argentino è rimasto a terra dopo un violentissimo scontro con Kessie: attimi di ansia, che hanno quasi silenziato i 50mila del Villamarin. L’intervento dello staff medico ha portato all’uscita di Musacchio con il collarino sotto gli occhi di Gattuso, che poi ha spiegato: «Mateo è un sudamericano duro, ci ho parlato e conoscendo il suo temperamento sono certo che farà di tutto per esserci domenica, Calha ha subito un’altra botta sul collo del piede. L’ematoma lo sta limitando, speriamo di non perderlo con la Juve come era successo a Udine dopo che era uscito col Genoa». L’ottimismo è d’obbligo, ma a due giorni dalla sfida a CR7 e compagni la situazione è preoccupante: al momento, tra gli indisponibili figurano anche Calabria, Bonaventura e un certo Higuain. Oltre ai lungodegenti Caldara e Biglia.
AHI LUCAS Gattuso perderà il suo regista per quattro mesi. A comunicare la prognosi è stato il Milan con un bollettino emesso mezzora prima del match col Betis. La diagnosi parla di «lesione della giunzione miotendinea del gemello mediale del polpaccio destro, che ha richiesto un intervento chirurgico. L’operazione, eseguita oggi (ieri, ndr) in Finlandia dal professor Sakari Orava alla presenza del responsabile sanitario del club, Stefano Mazzoni, è perfettamente riuscita. La prognosi è di quattro mesi». Dunque addio Lucas non solo fino a gennaio (una prima proiezione lo supponeva recuperabile magari in tempo per la Supercoppa con la Juve del 16 gennaio), ma a metà marzo. La novità, oltre alle tempistiche, è nell’intervento chirurgico. Troppo estesa, evidentemente, la lesione, per affidarsi a una terapia conservativa di cure e paziente attesa. A quanto pare, si trattava ANSA di uno strappo di circa cinque centimetri. Quindi di dimensioni molto considerevoli. Il problema si era manifestato nella sgambata di mercoledì mattina della scorsa settimana, ovvero il giorno di Milan-Genoa. Con una dinamica assolutamente «normale», ovvero in uno dei primissimi esercizi di riscaldamento e allunghi. Chiaro segno che il problema era ben presente e si trattava quindi solo di una questione di tempo. Era stato lo stesso Gattuso, nelle ultime due settimane, a sottolineare come alcuni dei suoi giocatori stessero scendendo in campo in condizioni fisiche imperfette. Per Biglia, l’allenatore aveva sottolineato problemi «a un ginocchio e una caviglia». Dolori che probabilmente, avendo effetti sulla postura, hanno accelerato i guai al polpaccio. Quattro mesi senza Lucas è uno dei guai peggiori a cui potesse andare incontro Rino, che ha nell’argentino uno dei massimi punti di riferimento in campo e nello spogliatoio. Ora, fino alla finestra di mercato invernale, dovrà affidarsi agli altri: Bakayoko, Montolivo se rientrerà nei suoi pensieri, Mauri o Bertolacci.