Trend topic e ironia: la vittoria social di José
●La foto del portoghese è già un must per battute calcistiche e non. E il Pordenone la usa per promuovere il derby con la Triestina
Mourinho non ha fatto felici solo interisti, haters e tifosi dei Red Devils, ma pure i creatori di memes, cioé le vignette con una frase o una battuta a contorno di un’immagine che la rappresenta. E quella di Mou con la mano all’orecchio e il sorriso a rasoio di ieri fa già la storia dei social. Lo hanno scontornato e piazzato davanti a una sede dell’Amplifon e agli addominali di Ronaldo come ad auscultarglieli (e a diagnosticargli una sconfitta), e di fianco a Hulk Hogan che entrava sul ring facendo lo stesso gesto, l’hanno montata sul corpo di Icardi che quando segna di mani alle orecchie se ne porta due e persino su una schermata di un sito porno. L’hanno contestualizzata con frasi di sapore nerazzurro tipo «Puoi tripletere? Non sento bene» oppure decontestualizzata, facendola diventare simbolo di un generico «parla più forte». Tipo: foto e scritta: «Quando la tua ex vuole tornare con te», di questi ne vedremo parecchi anche a Champions finita. Un’agenzia immobiliare ha surfato l’onda: «Quando il cliente ti chiede lo sconto sulla provvigione». E persino il Pordenone, notoriamente vispo sui social e atteso al derby con la Triestina tra 3 giorni, ha usato il gesto dello Special One appiccicandogli un «Dimmi, cos’avresti di meglio da fare lunedì sera?». Il termine di paragone, invece, è uno solo: Carlo Mazzone dopo BresciaAtalanta, quando corse sotto la curva ospite agitando il pugno. Pure qui fotomontaggi a pioggia, «Mourinho is for boys, Mazzone is for men» nella giornata di ieri è stato un must in tutte le bacheche.
I DATI Nel Social Bar della rete #Mourinho è stato tra i primi 30 trend topic per buona parte della giornata. Il 40% dei twittatori sull’argomento erano italiani, appena il 7,4% inglesi, per oltre la metà maschi dai 35 anni in su, si sono scatenati tra le 10 e mezzogiorno (oltre 8.000 post all’ora) e hanno generato sentimenti contrastanti: il 47,7% dei post esprimeva gioia, il 20,3% rabbia, il 13,5% tristezza, il 7,8% disgusto. Tradotto: i pro Mou (interisti, ma anche napoletani) a esaltarlo, gli juventini a ribattere in vari modi. «Difficilmente Mou sarà il prossimo allenatore della Juve» scriveva Gene Gnocchi, mentre gli interisti lo invocavano come imperatore dell’universo o perlomeno su una statua in Piazza Duomo. Una social disfida saporita, lunga un giorno e probabilmente non ancora chiusa, pane per i fans e benzina sul fuoco dell’effetto Mou: lo United vince una gara che poteva perdere facile, e non si parla che del suo allenatore.