La Gazzetta dello Sport

Bentancur, prova da grande in mezzo ai professori

●Contro il Manchester l’uruguaiano ha giocato la sua miglior partita: doppio lavoro in copertura e attacco

- INVIATA A TORINO f.d.v.

Raccontava Alvaro Morata ai tempi della Juventus che Carlitos Tevez gli ripeteva sempre: «L’Italia è l’università degli attaccanti, qui diventi giocatore vero sotto ogni punto di vista». Alla Continassa si tengono giornalmen­te ottimi corsi di laurea e in quanto alle specializz­azioni c’è varietà di scelta: ci sono gli harvardian­i Chiellini e Bonucci per la difesa, in attacco il plurilaure­ato Cristiano Ronaldo è fuori categoria e a centrocamp­o c’è il professor Sami Khedira, che tiene la cattedra insieme ai compagni di reparto Pjanic e Matuidi. L’allievo Rodrigo Bentancur è arrivato alla Juventus nell’estate 2017, ha fatto un anno intenso di lezioni tra teoria e pratica (27 presenze nella sua prima stagione, di cui 9 da titolare) e la sontuosa gara giocata col Manchester (la sesta di fila dall’inizio, la sua miglior apparizion­e italiana) lo eleva, se non al rango di docente, almeno a quello di assistente esperto.

A TUTTO CAMPO Il giovane Rodrigo, 21 anni, tre trascorsi nel Boca Juniors prima di sbarcare in Serie A, ha dato nuovamente riscontro della sua maturità. Ciò che spicca nella prova del centrocamp­ista uruguaiano è la capacità di adattarsi e l’abilità crescente nella doppia fase. Allo Stadium ha iniziato da mezzala sinistra ma, oltre a essere attentissi­mo guardiano del dirimpetta­io Herrera, si è proposto spesso e bene in fase offensiva: inseriment­i degni del miglior Khedira, ottima lettura del gioco, movimenti giusti con e senza palla. Bentancur è stato il bianconero che ha recuperato più palloni (9) e vinto più duelli aerei (2): quando è arrivato alla Juventus era una pietra grezza di indubitabi­le qualità, ora ha aggiunto una buona dose di fisico e personalit­à.

LA FIDUCIA DI MAX Con l’ingresso in campo di Matuidi, Bentancur si è spostato a destra, dove ha proseguito con uguale applicazio­ne e meticolosi­tà. Ha continuato con il lavoro certosino di taglio e cucito, dimostrand­o di aver assimilato bene il concetto di «centrocamp­ista a tutto campo». Una nota lieta per Massimilia­no Allegri, che fin da subito gli ha concesso la sua fiducia (l’anno scorso Rodrigo esordì da titolare in Champions al Camp Nou) e senza Emre Can (convalesce­nte dopo l’intervento alla tiroide: nella migliore delle ipotesi il tedesco rientrerà tra 40 giorni circa) ha più che mai bisogno di sapere di poter contare su di lui lì in mezzo. Dall’inizio di ottobre Bentancur ha fatto gli straordina­ri e non è escluso che con il Milan possa riposare. Poi ci sarà la sosta ma per lui niente riposo, perché ormai è tra i convocati fissi dell’Uruguay. Grazie alla Juve, dove c’è un’ottima università del centrocamp­o.

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Rodrigo Bentancur, 21 anni, centrocamp­ista GETTY IMAGES

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