La Gazzetta dello Sport

Inter in buone mani Handanovic re d’Europa Il mercato? Lo decide lui

●Le sue prove orientano la scelta del futuro: fari su Areola e Cragno

- Davide Stoppini MILANO

Studi Samir e trovi questo: «Compagno nei discorsi della sera». È la traduzione letterale del nome dall’arabo, è anche il ritratto di Handanovic, profession­e portiere, a tempo perso (mica poi tanto perso) consiglier­e e santino in tasca dei compagni, quando le cose non filano sempre lisce. È un bell’andare, con uno così in porta, al top in campionato e in Europa. Per capirsi: in questo modo anche progettare il futuro tra i pali diventa un lavoro sostenibil­e, come decidere con calma se sarà necessario acquistare un titolare l’anno che verrà oppure un «accontenta­rsi» di portiere più giovane, per cui il nostro possa fare il compagno della sera di cui sopra.

CHE NUMERI Per adesso, bene così verrebbe da dire. Handanovic è il signor riscatto dopo l’erroraccio contro il Torino, giornata due di questo campionato. Una fetta così grande del cammino Champions è tutta sua, delle 24 parate effettuate in 4 partite, 16 solamente nelle due sfide contro il Barcellona. Solo Borjan (Stella Rossa, 29) e Zoet (Psv, 25) in Europa si sono dovuti sporcare i guanti più dello sloveno. E allora vanno bene i compliment­i alla fase difensiva di Spalletti, bene pure quelli alla coppia De Vrij-Skriniar, bene tutto. Ma se l’Inter ha la miglior difesa della Serie A – 6 gol subiti – è giusto andare a distribuir­e qualche merito anche dalle parti di Handa. Altri due parametri a confortare le sensazione visive. Secondo i dati Opta che mettono in correlazio­ne i gol subiti da una squadra rispetto a quanto concesso in termini di occasioni pericolose, si scopre che l’Inter è la seconda peggiore squadra del campionato dopo il Parma, vale a dire che la formazione di Spalletti concede più di qualche occasione agli avversari. Ergo: la differenza la fa Handanovic, altro che storie. E non cambia la musica neppure allargando il discorso ai cinque campionati top d’Europa: lo sloveno è per rendimento il migliore in assoluto, nel rapporto tra parate effettuate e gol subiti siamo all’83,33%, cioè incassa meno di due reti ogni 10 tiri che l’Inter tutta subisce nello specchio della porta.

IN SCADENZA Messa così, verrebbe da chiedersi perché l’Inter dovrebbe guardarsi intorno proprio in quel ruolo. E invece qualche ragionamen­to in società è stato avviato, perché così vuole la programmaz­ione a fronte, se non del rendimento, quantomeno della carta d’identità di Handanovic. E sarà proprio lo sviluppo della stagione dello sloveno a indirizzar­e la scelta futura. L’Inter deve scegliere quale strada imboccare. Deve decidere innanzitut­to se inseguire un portiere pronto subito per rilevare il posto di Handanovic, un titolare designato. E in questo senso la società nerazzurra è molto attenta all’evoluzione della situazione legata ad Alphonse Areola, 25 anni, che nel Psg sta soffrendo la figura di Buffon. Proprio negli ultimi giorni la stampa francese sta raccontand­o di un malessere del portiere, tra l’altro in scadenza di contratto con il club parigino. I discorsi per il rinnovo sono stati avviati ormai da settimane, ma non hanno ancora portato alla fumata bianca. L’Inter sta monitorand­o la situazione, pronta a intervenir­e in caso di rottura, anche se la concorrenz­a non è poca e potrebbe non bastare un ingaggio «normale».

L’ALTRA VIA L’altro profilo valutato con interesse dal d.s. Piero Ausilio è quello di Alessio Cragno, che bene sta facendo con la maglia del Cagliari. E qui si tratterebb­e di una decisione di natura diversa rispetto alla precedente. Sarebbe una scelta conservati­va, che vedrebbe Handanovic accompagna­re lo stesso Cragno magari per una stagione, prima di lasciargli il posto. La valutazion­e del portiere non è bassa, l’estate scorsa Giulini ha rifiutato proposte milionarie del Napoli, con meno di 18-20 milioni quasi impossibil­e intavolare una trattativa. Ma forse neppure troppi, se hai scelto di affidare a lui il dopo Handanovic, oggi il migliore d’Europa.

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LA SERIE clean sheets, cioè le gare senza gol subiti di Handanovic nel 2018-19, tra cui le ultime tre in A di fila

 ??  ?? Samir Handanovic, 34 anni, in tuffo al Camp Nou contro il Barça. Lì ha eguagliato il record di Toldo di parate in una sfida di Champions: 9
Samir Handanovic, 34 anni, in tuffo al Camp Nou contro il Barça. Lì ha eguagliato il record di Toldo di parate in una sfida di Champions: 9
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