La Gazzetta dello Sport

Cragno «GIGANTE? NO MA IL LAVORO MI FA AZZURRO»

IL PORTIERE DEL CAGLIARI «NAZIONALE PRIMA DEL PREVISTO L’INTER E LE BIG? NON CI PENSO»

- di FRANCESCO VELLUZZI

QUI STO BENE, HO COMPRATO CASA E MI SPOSO CON SILVIA

SU CAGLIARI PROGETTI A LUNGO TERMINE SZCZESNY IL MIGLIORE IN A, DONNARUMMA OCCUPA SPAZIO

SUI PORTIERI LO JUVENTINO IL TOP

Non ha saltato un minuto e ha salvato più volte la porta del Cagliari. Ha rosicato all’ultimo Europeo Under 21, ma ha conquistat­o la Nazionale maggiore. E’ arrivato in Sardegna e ha trovato l’amore di Silvia. Con la quale ha progetti importanti. Alessio Cragno nel Cagliari fa parte del gruppo degli «intellettu­ali» capitanato da Simone Padoin e completato anche da Faragò, Andreolli e Romagna. «Ultimament­e non hanno scelto bene i film, ore tocca a me. Quello che legge più libri è Faragò. Dividiamo due labrador, la mia si chiama Mina». Con loro divide la «parte culturale», con Nicolò Barella i viaggi per Coverciano e la camera in azzurro. Alessio sta bene con tutti. Anche in Nazionale: «Ho trovato belle persone, anche quelle che sognavo di conoscere, come Bonucci e Chiellini. Mi hanno fatto subito sentire a mio agio. E con Nicolò va benone, abitiamo pure nello stesso palazzo. Dà sempre il massimo e la sua forza è la personalit­à».

La sua forza, Cragno, invece, qual è?

«Credo la reattività. Ma ora ho più forza fisica, sono cresciuto sulle palle alte e un po’ in tutto. Mi sono guadagnato tanto col lavoro. E col sacrificio. Io che non sono alto 1.90, come la maggior parte dei portieri».

In cosa deve migliorare?

«Nella gestione delle situazioni. Ma è un lavoro che sto facendo e ringrazio i preparator­i Brambilla e Bressan e i miei colleghi Aresti, Rafael e Daga».

Perché gioca col 28?

«Sono nato il 28 giugno».

Guarda tanto calcio in tv?

«Poco, il minimo indispensa­bile. Faccio tanto al campo, a volte bisogna anche saper staccare».

Parliamo dei colleghi: sabato è uscito dall’Allianz Stadium scambiando la maglia con Szczesny. Oggi è il top?

«Fa sempre piacere scambiare le maglie con i campioni. Penso che in questo momento sia lui il migliore».

Il presidente del Torino Urbano Cairo ha detto che Sirigu è meglio di Donnarumma. E’ d’accordo?

«Sinceramen­te dico che entrambi hanno grandi qualità».

A lei Donnarumma ha preso un Europeo Under 21 che si era guadagnato sul campo. Cosa ha Donnarumma per essere giudicato un top?

«La forza fisica. E’ alto quasi due metri. Occupa tanto spazio. Il rapporto tra noi è ottimo, ci conosciamo da anni».

Le fa rabbia quell’Europeo? Se vede Di Biagio lo saluta?

«Ogni volta che vengo chiamato in Nazionale lo ritengo un onore e ne vado orgoglioso. Ho accettato la scelta, e certo che saluto Di Biagio. C’è un bel rapporto. Lui ha una casa in zona Santa Margherita di Pula e d’estate viene a vederci».

Mancini cosa le ha detto?

«Ancora nulla. Non ho avuto modo di parlarci. Ma la convocazio­ne in Nazionale è stata una cosa meraviglio­sa che non mi aspettavo arrivasse così presto».

Aumenta anche il suo valore di mercato. E’ consapevol­e dell’interesse delle big, Inter in testa?

«Non ci penso proprio. E non ho nemmeno il tempo per pensarci. Sto troppo bene a Cagliari, sono legato a questa società, voglio far bene qui. Ho comprato casa a in centro, un investimen­to».

E, magari, pensa di sposarsi...

«Sì, con Silvia ci stiamo pensando. Sono felice con lei da due anni e mezzo e quando stai così bene con una persona sai che questo passo lo puoi fare. La sua famiglia, ogliastrin­a, mi ha fatto amare i culurgione­s (ravioli ndr)».

Cosa le piace di Cagliari?

«Il Bastione, quella zona, in centro».

Chiudiamo col calcio: dopo il k.o. con la Juve, ora bisogna far punti con la Spal.

«A Ferrara sarà dura. Ma dobbiamo guardare noi stessi. E fare sempre la nostra partita».

 ?? IPP ?? Alessio Cragno, 24 anni, è arrivato a Cagliari nell’estate 2014: per lui 54 presenze in Serie A
IPP Alessio Cragno, 24 anni, è arrivato a Cagliari nell’estate 2014: per lui 54 presenze in Serie A
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