Il derby di Polonia: Milik vuole togliere la vetrina a Piatek
●L’azzurro sfida il genoano che piace al Napoli E che lo ha scavalcato in nazionale: gol e gelosie
L’esultanza di Arkadiusz Milik in occasione del gol segnato in casa contro l’Empoli la dice lunga sul momento che sta vivendo il centravanti polacco del Napoli. Allo stesso modo il fatto che nel finale di quella partita Ancelotti abbia deciso di mandarlo in campo potrebbe rappresentare la classica scintilla dalla quale ripartire.
RESPONSABILITÀ Se c’è una sfida che stimola Milik è proprio quella di domani contro il Genoa a Marassi e non solo perché si troverà di fronte il connazionale Piatek che di recente gli ha soffiato il posto in nazionale. Dopo aver deluso contro la Roma, Milik è finito nel mirino della critica e soprattutto in panchina con il Psg. Insomma, si ha la sensazione netta che Mertens (destinato al massimo a sedere al fianco di Ancelotti a Genova) lo abbia definitivamente spodestato nelle gerarchie dell’allenatore. Una sensazione che magari avverte anche lui ma che Milik vuole scrollarsi di dosso in fretta per tornare a sentirsi importante. Già perché fin qui Milik è stato utile ma non determinante, in questa stagione e nelle precedenti. Se prima, però, gli infortuni potevano rappresentare logicamente un alibi, adesso l’ex Ajax deve prendersi le sue responsabilità e prendere per mano il Napoli in una trasferta delicata come quella di domani.
SGUARDO AL MERCATO Dopo aver “stappato” la stagione con una volée vincente su assist di Callejon in casa della Lazio, Milik non ha più segnato in trasferta. Tuttavia, proprio lontano dal San Paolo può essere un’arma vincente per la sua fisicità che lo rende diverso da tutti gli altri attaccanti del gruppo azzurro. Un gruppo che era stato costruito inizialmente per giocare 4-3-3 con lui e Mertens ad alternarsi nel ruolo di centravanti. Adesso che Ancelotti è passato al 4-4-2, però, probabilmente manca una
punta in organico e quindi si guarda anche al mercato (a proposito, Vinicius che è in prestito al Rio Ave pare interessi al Porto). Piatek è un nome che piace molto al Napoli ma che spaventa, De Laurentiis per i costi che stanno lievitando ed appunto Milik che da questo rivale è “perseguitato” pure in patria. Certo, i due starebbero bene anche insieme perché Arkadiusz sa fare pure da spalla ma a Marassi (previsti oltre 2000 tifosi del Napoli) saranno contro e ugualmente uno spettacolo.
FIDUCIA In Polonia l’attesa è altissima, lì Piatek viene visto come l’astro nascente dimenticando forse che Milik ha appena 24 anni ed era considerato fino a pochi mesi fa l’erede di Lewandovski. Il calcio, però, va di fretta e necessità di continue conferme, quelle che Milik è chiamato a dare sin dal match contro il Genoa. Chi divide lo spogliatoio con lui è convinto delle qualità tecniche e morali di questo ragazzo e sta provando a non fargli crollare il morale sotto i tacchetti. Molto significativo è stato l’abbraccio ricevuto da Milik al momento della rete con l’Empoli. Gli stessi incoraggiamenti sono stati ripetuti a Milik l’altra sera quando la squadra ha cenato compatta su iniziativa di Allan e Koulibaly. Adesso tocca a Milik contraccambiare, magari con gol.