Momento Soriano Il Torino chiama Per il colpo estivo è l’ora dell’exploit
●Dopo 41 giorni di panchina, Mazzarri lo rilancia titolare da trequartista: è la sua occasione d’oro
Ha vissuto una settimana qualunque, anche se poi tanto qualunque non lo è: solito impegno negli allenamenti, l’abituale calore della famiglia, qualche cena qua e là con amici e parenti, una capatina una tantum, ma proprio il minimo sindacale, sui social per lui che non ha un atteggiamento compulsivo con Instagram e con le varie piattafor- me. Sembra vo- ler quasi esorciz- zare la pressione con l’elogio della normalità Roberto Soriano, nonostante dentro di sé sappia e c’è da giurarci che da domani pomeriggio nulla potrà più essere come prima. Nemmeno i quarantuno giorni passati tra la panchina e qualche spezzone in campo hanno turbato l’animo di questo ragazzone di origini avellinesi. La squalifica di Meité lo «chiama» in partita domani contro il Parma. Calmo e serafico in tutto, come professionale e impeccabile negli allenamenti: all’esterno mostra il volto della serenità, dentro ha il fuoco e una voglia incredibile. Perché sa che questa è l’occasione della stagione per svoltare, convincere, accendersi. TorinoParma è il suo palcoscenico. E allora: se non ora, quando?
ASPETTATIVE Ha conquistato Mazzarri nonostante abbia giocato poco e brillato meno. Ma in questo non c’è nessun paradosso, perché Walter è stato conquistato dalla sua professionalità. Se chiedete a due persone differenti che lo conoscono di raccontarvi Roberto Soriano, incrocerete alcune parole chiavi ricorrenti: «Umiltà, sacrificio, grande lavoratore, persona rispettosa». È su questa piattaforma di valori che Soriano ha costruito l’impegno (mai mancato) al Filadelfia e i comportamenti. Il rispetto come un comandamento, mai una parola fuori posto nonostante in questo Toro abbia finora recitato un ruolo da comprimario. Due settimane fa Mazzarri ha voluto elogiarlo addirittura pubblicamente: «Dal primo giorno Roberto si è sempre allenato bene, un vero professionista, esemplare: deve solo attendere il suo momento, da lui mi aspetto di più. Quando avrà l’opportunità, dovrà coglierla».
RODAGGIO Soriano è stato uno dei colpi ad effetto del brillante mercato estivo: il suo avvio è stato carico di aspettative, a lui si è chiesto immediatamente il cambio di passo. Ma allora non poteva farlo, sorretto da una condizione estiva «approssimativa». È dovuto passare attraverso un processo d’integrazione in questo Toro, con dentro anche un inizio di campionato con tre gettoni da titolare. Poi il deficit di forma ha presentato il conto, poco dopo le esplosioni di Meité e Baselli lo hanno posto ai margini. È stato titolare l’ultima volta il 30 settembre a Verona, prima di scivolare nell’anonimato: 41 giorni di panchina, solo 15’ in campo in tre spezzoni. Il racconto che filtra dal Filadelfia indica come il suo rodaggio sia ormai finito, l’integrazione completata. È entrato in condizione, acquisendo quegli automatismi «mazzarriani»: WM lo considera così prezioso al punto da immaginare di poterlo schierare in almeno un paio di posizioni (mezzala o trequartista). Domani Walter lo metterà nelle condizioni ideali, quasi seconda punta, più vicino alla porta: ora tocca a Soriano dimostrare di essere uno dei «quattordici titolari», come da Mazzarripensiero. Dovrà fare quello che gli è sempre riuscito: correre, divertirsi, magari segnare. Semplicemente: il Toro aspetta che faccia il Soriano. Domani.
ORA È PRONTO Inizio di stagione in ombra: aveva bisogna di tempo per entrare in forma
Con il Parma ritrova un posto nell’undici per sostituire lo squalificato Meité
È UN GRANDE PROFESSIONISTA: ALLENAMENTI SEMPRE ESEMPLARI
WALTER MAZZARRI SU ROBERTO SORIANO