La Gazzetta dello Sport

Bivio Stellone La nuova casa e il primato: emozioni forti

●Il tecnico del Palermo abita a Pescara E domenica prepara il sorpasso in vetta

- Nicola Binda

Pescara è una città che conquista. Ha cresciuto calciatori poi diventati allenatori che quando possono tornano a casa, come Di Francesco, Oddo e D’Aversa. Ne ha ospitati altri che si sono fermati a vivere, come Zauri, o che tornano volentieri a trovare gli amici, come Allegri. Ma Pescara conquista anche chi non ci ha mai lavorato, come Roberto Stellone. Il rivale di domenica sera alla guida del Palermo.

LA SCELTA Da un paio d’anni Stellone aveva deciso di lasciare Terracina. Ha la moglie di Perugia e il padre (che nel 1969 giocò proprio nel Pescara) a Barletta e cercava un posto sul mare non distante. Un suo collaborat­ore, Andrea Gennari, ha casa a Pescara e l’ha invitato per qualche giorno di vacanza e gli è piaciuto. In quelle visite è stato facile associare la sua presenza a una richiesta d’ingaggio da parte del Pescara, anche per la sua amicizia con il presidente Sebastiani. E in effetti la stagione scorsa un contatto c’è stato. Senza successo. Stellone alla 39a giornata è passato al Palermo e quindi ha rimandato il trasloco. Dopo la rovente finale persa contro il Frosinone nei playoff Zamparini l’ha esonerato per richiamare Tedino. Così Stellone ha avuto il tempo per trasferirs­i. Ha aspettato che il figlio finisse l’asilo e a luglio ha fatto il trasloco sul lungomare di Pescara. Via, una nuova vita. Fino alla fine di settembre, quando il Palermo l’ha richiamato.

I LUOGHI Il tempo di ambientars­i, nella casa vicino al centro, c’è stato. Gli amici non mancavano - tra questi Andrea Gessa, team manager del Pescara - i luoghi dove rilassarsi pure, tra ristoranti e stabilimen­ti balneari. Un amico gli ha anche proposto di giocare nel campionato Uisp con altri ex profession­isti e a Stellone non sarebbe dispiaciut­o, per tenersi in allenament­o. Ma non c’è stato il tempo. Il Palermo l’ha richiamato e così ora Stellone a Pescara torna soltanto nei giorni di libertà. Come nello scorso weekend, quando è rimasto a casa anche lunedì per andare all’Adriatico a vedere Pescara-Lecce. Il prossimo avversario del Delfino ha visto solo il primo tempo, quel tanto che gli è bastato per capire che domenica sera sarà una partita tosta. Il Pescara non è capolista per caso, il Palermo punta al sorpasso. Stellone prepara il dispetto alla città che l’ha adottato. E quando tornerà a casa troverà gli amici ad aspettarlo. Chi dovrà pagare da bere?

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LAPRESSE Roberto Stellone, 41 anni, è l’allenatore del Palermo

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