Sala batte il tempo «Soluzione condivisa entro la fine dell’anno»
●Conferme anche sull’ipotesi di allargamento dei lavori all’area del Trotto
È
un Beppe Sala decisamente soddisfatto quello che commenta la decisione «rossonerazzurra» di impegnarsi insieme per il progetto stadio. Il sindaco di Milano aveva auspicato più volte un impegno condiviso, e ieri ha confermato che «con Inter e Milan si è trovato un accordo sul fatto di tornare a lavorare». Lo ha detto a margine dell’incontro «Città: ma quale?», che si è tenuto a Palazzo Pirelli. Per Sala, la priorità numero uno era quella di evitare il proliferare di progetti distinti: in tal senso l’incontro tra i rappresentanti nerazzurri e rossoneri lo ha tranquillizzato, «avendo tolto ogni dubbio sul fatto che le due squadre volessero andare su soluzioni diverse».
CHIARIMENTI Resta da capire ora quale sarà l’impianto sul quale convergeranno gli sforzi dei due club milanesi. Anche qui, Sala ha le idee chiare e conferma l’orientamento espresso in passato: «L’ipotesi numero uno è San Siro e quindi su quello si lavorerà – ha precisato –. Inter e Milan avranno bisogno di chiarimenti tecnici da parte nostra, avvieremo il tutto dalla settimana prossima, quando si attiverà un gruppo di lavoro. Le squadre hanno dichiarato di voler arrivare a una soluzione entro dicembre, mi pare che questa volta ci sia una volontà decisa di procedere tempestivamente».
GLI ESEMPI Il sindaco ha commentato anche la modalità che potrebbe essere adottata, come la già ventilata cessione del diritto di superficie: «Siamo aperti ad ogni formula che aiuti le squadre, ovviamente con un progetto di miglioramento dello stadio perché gli altri impianti in Europa sono diventati una fonte di attrazione anche turistica al di là delle partite – è l’assicurazione di Sala –. Il mio scopo era solo che le squadre fossero insieme e l’obiettivo è stato raggiunto, adesso però sul progetto devono lavorare loro». Conferme anche sull’eventualità che le opere messe in cantiere non si riducano «al solo ripristino dello stadio ma coinvolgano anche l’area del Trotto». Il prossimo passo, dunque, spetta alle società. Che Sala considera «sue» (l’ha ripetuto anche ieri) in quanto sindaco di Milano, pur essendo un fervente interista. Ma qui il tifo conta zero: c’è in gioco molto, molto di più.