La Gazzetta dello Sport

Genoa, c’è Piatek Juric già al bivio E si annuncia contestazi­one

●Alle 20 protesta degli ultrà contro Preziosi. In regia pronto Veloso da titolare

- Filippo Grimaldi GENOVA

Non serve tornare ai tempi di Osvaldo Bagnoli (magari poter avere ancora oggi un allenatore del suo carisma in panchina...) per sapere che gli psicodramm­i, frutto di una buona dose di autolesion­ismo, fanno parte della storia genoana. Questa lunga vigilia di Genoa-Napoli, che arriva dopo la manita dell’Inter a San Siro contro un Grifone quasi inerme, porta con sé il vento gelido della contestazi­one. Storia vecchia, ma non si capisce a chi possa giovare (alla squadra sicurament­e no) una chiamata via social dei leoni da tastiera rossoblù che invitano i tifosi per stasera, dalle 20 in poi, a ricordare allo stadio quanto grande sia la distanza fra loro e il presidente Enrico Preziosi.

STRAPPO Viene da dire: peccato. «Sono convinto che la nostra squadra abbia ampi margini di migliorame­nto, ma il gruppo deve comunque tenersi fuori dalle polemiche o dalle contestazi­oni», taglia corto Ivan Juric, che immaginava di trovarsi davanti a una situazione delicata, quando ha detto sì al suo ritorno, ma probabilme­nte non sino a questo punto. Peccato, già, perché non si capisce bene cosa abbia scatenato l’ira di una parte della tifoseria: la sintonia con il predecesso­re del croato, Ballardini, era totale («lui ha fatto un grande lavoro, ma il mio calcio è diverso», il commento di Juric stesso), ma il gioco latitava. E poi, certo, il k.o. di sabato a Milano è stato brutto, «ma certe volte commettiam­o ingenuità, siamo una squadra giovane».

SCELTE Resta da capire come allestirà il suo Grifone il buon Juric contro un avversario «già temibile, ma che con l’arrivo di Ancelotti in panchina è diventato imprevedib­ile», ammette il tecnico. Che, stasera, per sostituire Sandro sulla mediana, potrebbe giocarsi dall’inizio la carta dell’esperienza e del coraggio di Veloso, uno che nelle battaglie calcistich­e non si è mai tirato indietro, e che ha dichiarato come il popolo genoano sia uno stimolo per un calciatore genano. Nel 3-5-2 già annunciato ci sarà di nuovo posto per Piatek titolare, al fianco dello scatenato Kouamé. E pure sul polacco, che durante la sua gestione ha smesso di segnare, Juric ha parlato in termini assolutame­nte positivi: «Ha avuto le sue occasioni anche nelle ultime partite, ma ci sono momenti in cui il pallone proprio non vuole entrare». Scopriremo il resto stasera: dietro l’angolo, in caso di rovescio, c’è l’ombra di Nicola e Ranieri, senza dimenticar­e che Ballardini è ancora a libro paga. E, comunque, giova ricordare che sino ad oggi, piaccia oppure no, i soldi li ha sempre messi Preziosi. Costretto, stasera, a seguire il suo Genoa da casa. Che tristezza.

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Ivan Juric, 43 anni, guida il Genoa per la terza volta GETTY

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