La Gazzetta dello Sport

Carlo sta con Mou «Comprensib­ile Ed è stato ironico»

●L’allenatore del Napoli sulla strada di Marassi teme le scorie della Champions. E difende il collega

- Mimmo Malfitano INVIATO A CASTEL VOLTURNO (CE)

LA REAZIONE DI MOURINHO CI PUÒ STARE DOPO UNA GARA DI OFFESE

CARLO ANCELOTTI SUL TECNICO DELLO UNITED OCCHIO ALLE INSIDIE: A GENOVA ABBIAMO PERSO I PRIMI 3 PUNTI

CARLO ANCELOTTI SULLA GARA COL GENOA

L’Europa è già lontana. C’è il campionato che incombe e Carlo Ancelotti ha chiesto di mettere da parte l’entusiasmo per la Champions League e di concentrar­si sulla sfida di questa sera, a Marassi, contro il Genoa. Teme, l’allenatore, che la squadra possa avere un calo mentale e fisico dopo lo sforzo compiuto contro il Paris Saint Germain. «Le insidie sono dietro l’angolo. Giocheremo in uno stadio che ci ricorda una brutta serata. A Genova, abbiamo lasciato i primi tre punti, contro la Sampdoria. E l’avversario che ci aspetta sarà motivatiss­imo, l’ambiente lo supporterà, come sempre. Personalme­nte, sono contento di quello che stiamo facendo, ma dovremo stare attenti, col Genoa sarà una prova di maturità».

SORPRESE Partite come quelle di martedì sera non hanno bisogno di stimoli, le motivazion­i si trovano in automatico. Il problema sarà trovarle in una gara alla quale c’è il rischio di arrivare svuotati. E per andare sul sicuro, l’allenatore ha annunciato che ci saranno pochi cambi rispetto alla formazione che ha pareggiato col Psg. In pratica, potrebbe esserci il rientro di Hysaj e l’impiego di Rog a centrocamp­o, mentre in attacco dovrebbe esserci Milik a far coppia con Insigne. Battere il Genoa, dunque, e attendere che cosa accadrà domani sera a San Siro, dove il Milan sfiderà la Juventus. «Non mi aspetto nessun regalo, sono certo che vedremo una bella partita, intensa e vibrante come sempre. Noi, però, dobbiamo pensare al nostro risultato», ha osservato Ancelotti.

CALENDARIO Una mano alle ambizioni del Napoli potrà darla, sicurament­e, il campionato che da qui a Santo Stefano prevede impegni contro squadre di medio-bassa classifica. «Io dico sempre che il grado di difficoltà di una partita dipende solo da noi. Con la Roma è stata più facile di quello che pensavamo, con l’Empoli più difficile in base al nostro atteggiame­nto. Dire che sulla carta è più facile è un pericolo. Juve in fuga? Ora si, perché ha avuto una continuità straordina­ria, finora. A noi tocca rincorrere e fare il possibile». ha spiegato l’allenatore che ha confermato il pieno recupero di Mertens adesso in competizio­ne con Milik per una maglia di titolare. «Io voglio che tutti abbiano il desiderio di giocare sempre, poi ci sono le scelte e dipende dal carattere di ognuno comprender­le o meno, ma non mi piace avere uno che è contento di stare in panchina. Mertens è recuperato dal problema alla spalla e sta bene».

COMPRENSIO­NE L’argomento Mourinho non poteva essere ignorato. Gli insulti e la reazione del tecnico del Manchester United hanno diviso la critica. Alla domanda se i tifosi della Juventus siano fastidiosi con le loro offese, Ancelotti ha portato la mano vicino all’orecchio e ha ribattuto sorridendo: «Non ho capito bene», mimando il gesto di Mourinho. Poi, è ritornato serio: «Ognuno di noi ha una responsabi­lità e bisogna tenerlo presente sempre. Essere insultati per 90 minuti però non fa certo piacere. La reazione di Mourinho è comprensib­ile, anche perché non è stata una cosa volgare ma ironica. Ci può stare dopo una gara di offese. Il problema vero è che si offuscano i 90’ di gioco, e non è certo un problema un gesto di pochi secondi. E non mi riferisco solo alla Juventus, ma è la cultura generale del calcio italiano quella dell’insulto. Accade anche a Napoli, a Milano: è giunto il momento di dire basta».

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IPP La reazione di Ancelotti quando gli hanno chiesto dii commentare l’episodio di mercoledì a Torino
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