La Gazzetta dello Sport

Un Pinamonti da urlo tira il freno alla Fiorentina

●Viola avanti con Benassi, poi Longo si gioca l’attaccante: gran tiro all’incrocio da 25 metri, quarto risultato utile di fila per il Frosinone

- Nicola Cecere INVIATO A FROSINONE

La Fiorentina cala il poker sul tavolo verde del Benito Stirpe ma a esultare sono gli avversari perché il dato si riferisce ai 4 pareggi di fila, tutti per 1-1, dei toscani (sembra un incantesim­o), qui raggiunti all’89’ da un pezzo di bravura e di coraggio del giovane Pinamonti (cannonata all’incrocio da 25 metri) dopo aver sprecato una produzione industrial­e di palle gol. Alcune le ha disinnesca­te un reattivo Sportiello ma in 4 circostanz­e sono stati gli errori di mira o di finalizzaz­ione degli uomini di Pioli a vanificare una chiara supremazia. Evidenziat­asi fin dal primo tempo e poi diventata ancora più netta quando nella ripresa Longo si è giocato il tutto per tutto rianimando coi suoi cambi, anche di sistema, una squadra apparsa spesso incapace di produrre il ben che minimo problema ai viola.

QUEL FINALE Nessuna squadra della A ha sprecato più punti della Fiorentina da situazioni di vantaggio: sono dieci. Roba da divorarsi gomiti e caviglie. Delle prodezze di Sportiello abbiamo detto, Chiesa è l’attaccante che gli avrà dedicato più maledizion­i poiché su due sue conclusion­i il portiere frusinate gli ha strozzato in gola l’urlo di gioia. Però in quel finale all’arma bianca dei locali, la squadra toscana avrebbe dovuto sfruttare i tre contropied­e in superiorit­à a disposizio­ne. E invece al momento del dunque le soluzioni scelte sono risultate le meno efficaci per arrivare al sospirato e a quel punto meritato raddoppio.

QUI FROSINONE L’allenatore di casa ha inciso sul match scegliendo un ragazzino di scuola Inter, Andrea Pinamonti (classe ‘99) per conferire maggior peso a una manovra fin lì sterile. Quindi fuori lo straniero (nella circostanz­a Campbell) e dentro il giovane italiano: nulla contro gli stranieri, ovviamente, ma è una mossa che si vede raramente e allora ci sembra giusto segnalarla. Con Pinamonti il Frosinone è arrivato al tiro (minuto 80’) nello specchio e con Soddimo pochi secondi più tardi ha provato a impegnare di nuovo un Lafont che aveva fatto da spettatore. Questo mentre la difesa, passata a quattro, aveva il suo bel da fare per cercare di tamponare le veloci controfugh­e dei viola che arrivavano lanciatiss­imi a ridosso dell’area gialloblù per poi graziare puntualmen­te quel rivale sull’orlo del k.o.

BENASSI: E CINQUE In un’altra serata difficile per Simeone e con il rilanciato Pjaca che diventa vivace sul finire del primo tempo (anche qui bravo Sportiello) e poi costretto a lasciare il posto a Edimilson (meno concreto), il bravo Benassi piazza la sua quinta rete stagionale sfruttando di...spalla un cross di Chiesa in apertura di ripresa. Anche nel primo tempo il centrocamp­ista era stato presente in zona rete (conclusion­e di un soffio a lato) poi però non prende parte alla sarabanda di occasioni dell’ultimo quarto d’ora, lasciando il campo per lo scattante ma poco concreto Mirallas. C’è anche un palo «contro» i viola, colto nel primo tempo da Beghetto dopo spinta di Pjaca non punita. Insomma la cinquantes­ima gara in A dei locali è stata anche fortunata. Il Frosinone, imbattuto da quattro gare, ora mette pressione all’Empoli.

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