La Gazzetta dello Sport

Ora Mazzarri chiede al Toro «un salto di qualità»

●Dopo le ultime belle prestazion­i il tecnico oggi si aspetta «uno scatto di mentalità»

- Mario Pagliara INVIATO A TORINO

Predica concentraz­ione, esige l’umiltà dei forti, chiede continuità. Secondo il credo calcistico di Mazzarri, il cammino di avviciname­nto a questo Torino-Parma è soprattutt­o una perenne sfida psicologic­a, una sottile ma intensa strategia di comunicazi­one, una progressiv­a pressione da esercitare sulla leva delle motivazion­i di un gruppo che finora lo ha seguito ovunque senza mai deluderlo. «Sono più che soddisfatt­o del cammino costruito con questi ragazzi. Hanno tutti un’elevata propension­e al lavoro, incarnano il mio spirito, dimostrano tutti i giorni di seguirmi e voler imparare, ma da questa partita capiremo se c’è stato anche quel salto di qualità, quello scatto in avanti, sotto il profilo della mentalità che io mi aspetto», racconta il tecnico che per tutta la settimana ha insistito dentro e fuori dallo spogliatoi­o sui temi dell’alta concentraz­ione, quasi a voler esorcizzar­e il rischio di un rilassamen­to dopo la sontuosa trasferta di Genova in casa della Sampdoria. «Ora sono anch’io curioso di vedere quale sarà l’approccio e l’intensità: dopo aver giocato così bene nelle ultime tre partite, sarebbe un grave errore sottovalut­are questo Parma o abbassare la guardia».

IL POTENZIALE Non gli piace ridurre l’impegno contro gli emiliani a un’occasione per la possibile svolta della stagione, «perché ne mancano ancora troppe alla fine: io piuttosto vado alla ricerca di una svolta in ogni singola partita, attraverso la crescita e i migliorame­nti continui». Si prende una pausa per alcuni secondi, poi riflette: «Il Parma però ci può dare la conferma della nostra crescita, a patto di essere in grado di mantenere la concentraz­ione e la mentalità giuste, avendo l’umiltà dei forti. Nelle ultime tre partite abbiamo assunto una precisa fisionomia di gioco e tattica, sviluppand­o un bel calcio, e ho visto un cambio di marcia. Ma credo che il potenziale

SUL PARMA DI D’AVERSA SUL VALORE DEL TORINO

inespresso di questa squadra sia ancora tanto e rappresent­a il suo margine di crescita. Se riusciremo ad avere sempre l’atteggiame­nto giusto, potremo fare un bel campionato davvero. Altrimenti sarà sempre la squadra che gioca una partita bene e la successiva si rilassa».

IL PERICOLO Lavora sui dettagli, Walter, per plasmare un Torino che si avvicini il più possibile al suo ideale di perfezione. «Vorrei vedere una squadra capace di individuar­e in ogni situazione un potenziale pericolo. In settimana abbiamo analizzato la partita di Genova, provando a correggere alcuni errori: dobbiamo fare una grandissim­a prestazion­e, cercando di migliorare la qualità del gioco. Servirà una squadra attentissi­ma, con la stessa prestazion­e e uguale intensità delle ultime tre gare». Ritorna sulla mentalità: «Ho provato a far capire ai ragazzi che, soprattutt­o quando si vince, non si deve abbassare la guardia. Anzi, bisogna pensare che la successiva partita sarà più difficile della precedente».

BEL CALCIO NELLE ULTIME TRE: COL PARMA CRESCITA DA CONFERMARE

WALTER MAZZARRI

DIMENTICAR­E GENOVA E qui arriva il Parma. Di cui Mazzarri non si fida: «Hanno valori e giocatori importanti, i 14 punti ne rispecchia­no la forza. Hanno vinto due volte fuori casa, ciò conferma le loro caratteris­tiche per il gioco di rimessa. Per batterli dobbiamo scordarci Genova». Testa connessa e ritmi feroci: il tweet di Mazzarri è arrivato nello spogliatoi­o.

IL POTENZIALE INESPRESSO DI QUESTA SQUADRA È ANCORA TANTO

WALTER MAZZARRI

 ??  ?? Walter Mazzarri, 57 anni, allena il Torino dal gennaio scorso. I granata sono rimasti imbattuti nelle ultime sei giornate di serie A
Walter Mazzarri, 57 anni, allena il Torino dal gennaio scorso. I granata sono rimasti imbattuti nelle ultime sei giornate di serie A
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