Mancini rimanda Belotti e Balotelli Ecco baby Tonali
●A casa pure Perin. Chiamati Lasagna e Pavoletti. Le sorprese: Sensi (Sassuolo) e Grifo (Hoffenheim)
Tutto si può dire di Mancini, ma non che non ami stupire. Se l’esclusione di Belotti per Pavoletti era nell’aria, se l’Under 19 Tonali rientra nella filosofia delle chiamate dei giovani di prospettiva, a sorprendere sono un paio di nomi nuovi e di esclusioni pesanti. E quindi: fuori Perin, che naturalmente sta pagando la panchina fissa alla Juve, dentro Sensi e Grifo. Il primo è un playmezzala del Sassuolo. Il secondo, figlio di emigrati italiani in Germania, fuori dai radar, gioca nell’Hoffenheim ed è un ex trequartista che dà il meglio da esterno d’incursione e profondità. Con lui, Sensi e Tonali, tutti e tre debuttanti, più De Sciglio e Pavoletti, siamo a quota 51 selezionati per le prime 9 partite della gestione Mancini (finora in campo 37). A proposito di sorprese: dopo la Juve con 4, è il Cagliari la squadra con più convocati (3).
DIFESA In porta confermato Donnarumma, poi Sirigu promosso «secondo», quindi il giovane Cragno. Capitolo esterni: a casa Criscito e D’Ambrosio, torna De Sciglio ormai recuperato e c’è sempre l’«inglese» Emerson. In mezzo è Rugani il quarto centrale prescelto dopo Bonucci, Chiellini (che contro il Portogallo raggiungerà quota 100) e Romagnoli. Si può ipotizzare una linea difensiva con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Biraghi davanti a Donnarumma.
CENTROCAMPO Una novità era annunciata: il bresciano Sandro Tonali, classe 2000, considerato – non soltanto per i capelli e per il Brescia – l’erede di Pirlo. C’è un precedente interessante: anche Mascherano, regista di ruolo, fu convocato da Bielsa prima di debuttare nella A argentina con il River. L’altra, inattesa, è Sensi: nato regista basso (ruolo dove a parte Jorginho, e l’Under 21 Mandragora, non è che l’Italia offra molto), oggi gioca spesso mezzala di impostazione. Può essere un vice-Verratti. Più naturalmente Barella, Pellegrini e Gagliardini. È probabile che contro il Portogallo rivedremo il doppio play (la coppia Jorginho-Verratti) e Barella, con Pellegrini primo cambio.
ATTACCO Contingente folto (9 selezionati) e, imprevedibile, il nome di Vincenzo Grifo: sarà stupito anche lui, classe 1993, appena 5 presenze in Bundesliga quest’anno (2 da titolare) e zero in Champions. Non si stupisce invece Pavoletti che si aggiunge agli altri due centravanti Immobile e Lasagna. Per la seconda volta di fila sono out Belotti, al quale non sono bastati i 2 gol alla Samp (segno che per ora non rientra nei piani del c.t), e Balotelli (non in condizione). Sono 6 gli esterni di Mancini: Chiesa, Insigne, il recuperato Bernardeschi, Berardi, Politano e, appunto, Grifo.
FORMAZIONE Se Bernardeschi fosse pronto, la soluzione più probabile contro il Portogallo sarebbe il 4-3-3 e il «tridente rotante» con Chiesa e Insigne. Se lo juventino non fosse disponibile, Mancini avrà due possibili opzioni: un 4-3-3 classico, con Chiesa e Insigne ai lati di un centravanti di ruolo (Immobile o Pavoletti), oppure la «formula Napoli», un 4-4-2 con Chiesa e Politano larghi, Insigne seconda punta centrale e Pavoletti 9.