Canta e porta la croce Un gregario di lusso nel Napoli di tutti
●Lo spagnolo sta conquistando spazio anche in campionato E per Ancelotti arriva la settima rete da calciatori subentrati
Cantando sotto la pioggia: il popolo partenopeo è tutto qui, nella lunga notte del Ferraris che non dovrebbe finire mai. Ci vuole un fisico bestiale per ribaltare una partita che sembrava quasi persa, soprattutto quando al 13’ della ripresa l’arbitro Abisso, sotto il nubifragio, ha sospeso la sfida. Invece, il Napoli s’è riorganizzato e al ritorno in campo era trasformato. La magia che porta all’1-1 è tutto fuorché casuale, perché Allan ha la velocità di pensiero di vedere Mertens davanti a lui, e il belga coglie l’attimo per regalare a Fabian Ruiz il tacco d’oro che lo spagnolo trasforma di sinistro nel gol della speranza. Per Fabian Ruiz è il secondo centro in serie A dopo la rete segnata a Udine: un gregario (molto) di lusso che sta diventando grande.
COLLETTIVO Ma anche la prova che questo Napoli targato Ancelotti ha trovato forze nuove da un organico più ampio dei semplici titolarissimi. E Fabian Ruiz, che prima della serata del Ferraris aveva messo insieme soltanto 354 minuti in campo in cinque presenze. Ma è pure il club di serie A che ha realizzato più gol fra i calciatori subentrati: sette. Un Napoli di tutti, e l’abbraccio che ha travolto lo spagnolo dopo il gol dell’uno a uno lo conferma.
DUTTILITÀ Su di lui, Ancelotti ha costruito un grande progetto tattico, perché dal gigante dell’Under 21 spagnola il tecnico chiede capacità di muoversi in tutte le zone del campo. A Udine aveva segnato di destro, ieri sera ha colpito Radu con un sinistro molto preciso. Carletto ha ben chiare in testa le doti di un calciatore che oltre a essere un ottimo uomo-spogliatoio, ha personalità da vendere. Un centrale molto tecnico, ma che persino su un campo pesante come il Ferraris di ieri sera è diventato il catalizzatore del gioco del Napoli. Tutte le ripartenze dalla difesa, o dai piedi di Ospina, puntavano a raggiungere lui, che a 22 anni ha già personalità da vendere. I suoi esordi con il Betis raccontavano proprio questo. Ancelotti, adesso, lo ha adattato esterno su entrambe le fasce e pure trequartista, con ottimi risultati. EUROPA L’ultimo passo, adesso, sarà inserirlo in maniera sempre più stabile anche in campionato, dove, superato l’infortunio iniziale, si sta conquistando spazi importanti. Gli stessi spazi che si è già preso di diritto in Champions League. Il bello deve ancora venire, mentre i tifosi del Napoli non smettono di cantare.