Delusione Semplici «Non siamo riusciti a gestirla bene»
●Il tecnico della Spal: «Ci abbiamo creduto» Pavoletti felice per il sesto gol: «Non ho mai mollato»
Evitare i calci d’angolo. Primo comandamento che Leonardo Semplici, tecnico della Spal, impartirà alla ripresa degli allenamenti. È la terza volta di fila che succede ai suoi. Chi esulta è quel satanasso di Leonardo Pavoletti che può presentarsi a Coverciano con il sesto timbro in campionato, il quinto gol di testa e tanto orgoglio. «Mi avevano insultato perché ero andato via dal Genoa e scelto Napoli. Si aspettavano un passo indietro. Invece non ho mollato e con tanto sacrificio mi sono riguadagnato l’azzurro». La Spal, invece, ha perso due punti. Ma ha interrotto una striscia negativa, una situazione pericolosa in cui si era cacciata con la sola vittoria di Roma e sei sconfitte. «Quando vai in vantaggio per 2-0 - dice Semplici - ci credi. L’avevamo preparata bene. Ma non siamo riusciti a gestirla altrettanto bene. Prendiamo troppi gol da palla inattiva. Dobbiamo crescere e maturare perché questi sono due punti persi». Poi, certo, c’è il problema della difesa, cambiata per due terzi dopo le uscite di Felipe (che aveva male alla schiena già in settimana) e Vicari. In zona mista Petagna nervoso con i giornalisti.
CAGLIARI E così gode il Cagliari che coglie il terzo risultato utile su sette trasferte: vittoria a Bergamo, pareggi a Firenze e qui. Una crescita costante, già vista anche nella partita di Torino contro la Juve. Maran se la gode, come la società che manda (non succedeva dal 2013) tre giocatori in Nazionale. «Motivo di orgoglio, lo merita il presidente Giulini (raggiante ieri all’uscita dal Mazza ndr), un qualcosa che Barella, Cragno e ora Pavoletti si sono guadagnati col lavoro e col sacrificio», dice Maran che ha rimesso in piedi una partita persa: «Non ci siamo mai persi d’animo». E ha ottenuto il pari con Ionita al decimo gol in Serie A. «Mi mancava, ma ho saputo aspettare con pazienza. Ho la testa dura io».