La Gazzetta dello Sport

Manchester Ecco il derby al fair play di Pep e Mou

●●uardiola: «United fortissimo se batte la Juve». Pure José soft

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE A LONDRA

Le accuse di Amnesty Internatio­nal segnano la vigilia del derby di Manchester numero 177: i proprietar­i del City sono accusati di usare lo sport in modo “spudorato” per ripulire l’immagine “profondame­nte offuscata” degli Emirati Arabi con un’abbondante iniezione di denaro nel calcio inglese. L’organizzaz­ione non governativ­a internazio­nale fa sentire la sua voce al termine di una settimana nel segno dei nuovi report dell’indagine condotta da Der Spiegel e un pool di media. Nelle pieghe delle strategie elaborate per eludere i parametri del fair play finanziari­o, ci sarebbe anche il contributo di uno sponsor, Arabtec, sigla della maggiore società di costruzion­i degli Emirati, criticata più volte da Amnesty per il trattament­o riservato ai lavoratori stranieri.

FAIR PLAY SPORTIVO L’inchiesta Football Leaks poteva essere impugnata da José Mourinho, ma l’allenatore portoghese, dopo il caos di Juventus-Manchester United, ha evitato di aprire un nuovo fronte, dichiarand­o di non conoscere bene la situazione e di non essere in grado di commentare. Ha elogiato la squadra dell’eterno rivale, Guardiola, ricambiato dal collega: «Quando vinci 2-1 in casa della Juventus, meriti il massimo rispetto. Lo United ha la storia dalla sua parte con un maggior numero di successi nei derby e una straripant­e forza fisica: sui calci piazzati sono pericolosi­ssimi», le parole di Pep. In mancanza del fair play finanziari­o, il fair play sportivo, con una vigilia serena tra i due allenatori, è un punto a favore.

NUMERI Ma ci sono altri punti in ballo, quelli della classifica, a dare “polpa” alla sfida. Il City vuole vincere per mantenere la vetta della Premier, consentire a Guardiola di festeggiar­e il primo successo all’Etihad nella stracittad­ina di Manchester 0-0 e 2-3 i precedenti del catalano - e raggiunger­e quota 52 nel bilancio complessiv­o. Lo United è a quota 73, i pareggi sono 52. Guardiola e Mou si sono incontrati 21 volte: 10 vittorie di Pep, 5 del portoghese e 6 ics.

SPESE Dal 2016 ad oggi, Guardiola ha speso 515 milioni di sterline per rinforzare il City. Mourinho, anche lui approdato alla guida dello United nell’estate 2016, ha investito 360 milioni. I Red Devils vantano però il monte-salari più pesante dell’intera Premier: più deboli, ma ricchi. In campo, il Manchester City viaggia ad una marcia superiore. Gli sprint delle prime 11 gare di campionato della squadra di Guardiola sono stati 1.341, mentre lo United si ferma a 1.072. Statistich­e, queste, che confermano la natura delle due squadre: il City costruisce e pressa, lo United aspetta e riparte. Guardiola confida nella forma di Sterling e nell’istinto killer di Aguero, convertito ai capelli biondo platino. Mou spera in un recupero last minute di Lukaku, ma l’uomo del momento è Martial.

LE ARMI Sterling e Aguero le armi del catalano, il portoghese spera di recuperare Lukaku e punta sulla forma di Martial

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AFP Josè Mourinho, 55 anni e Pep Guardiola, 47

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